I Vigili del fuoco vogliono essere trattati come gli altri corpi. Retribuzioni inferiori di 300 euro. E nella protesta davanti al Viminale malore per il sindacalista in sciopero della fame da otto giorni

La protesta dei Vigili del fuoco. Durante il sit-in di ieri il segretario generale del Conapo, Antonio Brizzi, è stato colto da malore davanti al Viminale

I Vigili del Fuoco sono scesi di nuovo in piazza, con sit-in simultanei in tutte le province d’Italia, in vista dell’approvazione del decreto di riforma del Corpo conseguente alla legge Madia (atto governo 394) che dovrebbe essere varato a giorni dal consiglio dei ministri. La protesta è andata in scena ieri, indetta dal sindacato Conapo, e ha visto la consegna a tutti i prefetti le richieste delle rispettive province per sensibilizzare il ministro dell’Interno, Marco Minniti, a stanziare più fondi per le retribuzioni dei vigili del fuoco e risolvere definitivamente il problema della grave disparità di trattamento retributivo con gli altri corpi, compresa la polizia di stato con la quale i pompieri condividono lo stesso ministero. I pompieri sono tornati a lamentare “retribuzioni di 300 euro inferiori a quelle della polizia e vogliono pari dignità”. E per tale ragione il Conapo ha chiesto di “inserire nel decreto di riforma un preciso vincolo normativo per destinare gli aumenti retributivi al solo personale in divisa sino al raggiungimento dell’equiparazione in quanto sono gli unici paragonabile agli altri corpi in termini di rischio e di obblighi lavorativi e sono gli unici che nel confronto ne escono gravemente sottopagati”.

Durante il sit-in di ieri il segretario generale del Conapo, Antonio Brizzi, è stato colto da malore mentre protestava in divisa davanti al Viminale. Brizzi da otto giorni stava portando avanti uno sciopero della fame, facendo la spola tra i palazzi del governo e del parlamento per chiedere parità di trattamento delle retribuzioni e delle pensioni dei Vigili del fuoco con quelle degli altri corpi dello Stato. Soccorso dai suoi colleghi per uno svenimento e stato poi trasportato in ambulanza al policlinico Umberto I°. Ha ripreso quasi subito conoscenza e si è detto già pronto a riprendere la battaglia.