Lazio, arrestato il direttore

Arrestato dalla Guardia di Finanza Renzo Pini, il direttore regionale del Lazio dell’Agenzia del Demanio. L’inchiesta riguarda l’affidamento di un appalto e a Pini viene contestato il reato di abuso d’ufficio. Ora si trova agli arresti domiciliari. Con lui arrestate altre 8 persone: tra cui Marcello Visca, ex componente del comitato di gestione dell’Agenzia del Demanio del Lazio, oltre a imprenditori e funzionari di banca. Tutti, in via cautelare, si trovano ai domiciliari.

GLI INDAGATI
Quattro imprenditori, tre dirigenti di Banca e un funzionario pubblico ora in pensione (che sarebbe stato il vero trait-d’union) avrebbero pilotato l’aggiudicazione in concessione dello sfruttamento di un’area urbana della Capitale, nelle vicinanze di piazzale Clodio. I reati contestati a vario titolo sono traffico d’influenze illecite, turbativa d’asta, falso e abuso d’ufficio ai nove indagati: Renzo Pini, Antonio Pulcini, Daniele Pulcini, Giuseppe Aliberti, E.Z., Marcello Visca, Fausto Mecatti, Pasquina D’Onofrio e Giuseppe Avenia.

LA TANGENTE
Al centro dell’indagine una mazzetta di oltre 100 mila euro con cui Visca, ex componente del comitato di gestione dell’Agenzia del Territorio di Roma, avrebbe influenzato la Direzione Regionale dell’Agenzia del Demanio affinché confezionasse ad arte il bando per l’aggiudicazione della gara pubblica, avvantaggiando un’azienda appositamente costituita dalla cordata dei quattro imprenditori romani e determinando l’implicita esclusione degli altri offerenti. E l’impresa che poi ha vinto avrebbe contato anche sull’appoggio di alcuni dirigenti di banca, i quali avrebbero garantito sui requisiti di solidità patrimoniale per gli imprenditori. Certificati necessari per partecipare alla gara pubblica.