Beccati i furbetti degli appalti nella sanità ligure. Nei guai funzionari, imprenditori e pure un ex consigliere regionale

Terremoto sanitario a La Spezia. Funzionari della sanità regionale e imprenditori sono finiti nel mirino

Terremoto sanitario a La Spezia. Funzionari della sanità regionale e imprenditori sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza per presunti reati contro la pubblica amministrazione. Tra le persone finite agli arresti ci sono il dirigente della Asl spezzina Massimo Bucchieri e l’ex consigliere regionale di Forza Italia Luigi Morgillo, titolare di una azienda di certificazione di efficienza energetica. Tra le contestazioni, a vario titolo, una serie di presunti reati nei confronti dela pubblica amministrazione. Tante le misure cautelari e le perquisizioni delle Fiamme gialle nel corso della giornata di ieri. Undici in tutto le persone arrestate, di cui quattro in carcere e sette ai domiciliari nell’ambito delle indagini iniziate nel maggio 2017,

Le indagini – A Bucchieri, Direttore della Struttura Complessa Gestione tecnica della Asl spezzina dal 2012, sono contestati i reati di corruzione, concussione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio e falso in atto pubblico, mentre ai rappresentanti della multinazionale i reati di corruzione e turbativa d’asta. Bucchieri, in qualità di commissario di gara, avrebbe pilotato una gara per l’assegnazione di un appalto a livello regionale per forniture di attrezzature ospedaliere alle Asl liguri favorendo, secondo l’accusa, la multinazionale finita sotto inchiesta. Per truccare la gara sarebbe stata manomessa la formula di una tabella di attribuzione del punteggio tecnico all’offerta della multinazionale in questione. Bucchieri avrebbe, inoltre, ricevuto denaro e altre utilità dai dirigenti della multinazionale e, per questa contestazione, dovrà rispondere di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Buccheri avrebbe costretto gli appaltatori, minacciandoli di ritardo nei pagamenti o di procedere a contestazioni sui lavori, a avvalersi per le forniture e subappalti di imprenditori ‘amici’ che a loro volta lo avrebbero ricambiato con somme di denaro.

La turbativa di tre gare svolte dall’Asl 5 si sarebbe verificata per un incarico di certificazione energetica, per un incarico professionale per la ricognizione e aggiornamento catastale degli immobili dell’Asl e per la fornitura di lavaendoscopi. Secondo gli inquirenti, nei primi due casi, il dirigente avrebbe favorito l’imprenditore amico chiedendo ai concorrenti di non presentare alcuna offerta, nel terzo caso avrebbe confezionato un bando ad hoc, suggerendo alcuni espedienti per assicurare agli interessati l’assegnazione degli appalti in questione. Oltre a Buccheri sono finiti in carcere i dirigenti Domenico Atzei e Giuseppe Casalini della Mindray, la multinazionale cinese con sede a Milano che si occupa di strumentazione ospedaliera e il rappresentante di zona dell’azienda Emanuele Fiore. La vasta indagine ha fatto emergere, infine, anche “la turbativa in una gara svolta dall’Asl di Massa per l’emissione dei titoli di efficienza energetica e la falsificazione di un verbale di gara (con riferimento ad una gara svolta presso l’Asl di Massa per la costruzione del palazzetto dello sport”.