Giudizio immediato per il sindaco di Priolo nel siracusano. È accusato di concussione per presunte pressioni su due aziende al fine di ottenere alcune assunzioni

Concussione, il il sindaco di Priolo andrà a processo. È accusato di presunte pressioni su due aziende al fine di ottenere alcune assunzioni

Giudizio immediato per il sindaco di Priolo nel siracusano. È accusato di concussione per presunte pressioni su due aziende al fine di ottenere alcune assunzioni

Dovrà difendersi in Tribunale a Siracusa il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, dalle accuse di concussione, istigazione alla corruzione, falsità materiale ed ideologica in atti pubblici.

Per il 77enne, già sospeso dalla carica per effetto della legge Severino, è stato disposto il giudizio immediato in quanto gli inquirenti lo ritengono responsabile di pressioni nei confronti di due aziende del polo del Petrolchimico per ottenre alcune assunzioni.

L’ex assessore regionale, che si presenterà in tribunale il 10 marzo, ha sempre negato le accuse. Davanti ai magistrati ha già raccontato la sua verità chiarendo i propri rapporti con le grandi aziende del polo petrolchimico, imprenditori e funzionari comunali che sarebbero stati oggetto di pressioni.

La difesa del sindaco nega le ipotesi di concussione

“La scelta di dare inizio subito al processo è pienamente condivisibile e consentirà alla difesa di affrontare con il dovuto rigore probatorio il merito delle accuse oggi fondate sugli indizi raccolti durante le indagini” ha spiegato il legale, Ezechia Paolo Reale.

“Ci si poteva aspettare che il passaggio di fase del processo comportasse anche una valutazione del giudice sull’opportunità di protrarre uno stato di detenzione agli arresti domiciliari la cui durata sembra essersi sufficientemente protratta rispetto alle esigenze che la misura cautelare intende tutelare”.