A Genova cariche e lacrimogeni contro gli antifascisti. Violenti scontri per il comizio di Casapound. Diversi i feriti, anche un giornalista e due Carabinieri

Momenti di grande tensione, con cariche della Polizia e lancio di lacrimogeni, a Genova dove il movimento di estrema destra Casapound ha tenuto un comizio per la campagna elettorale delle europee. Gli scontri tra le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, e diverse decine di manifestanti antifascisti sono durati a lungo.

Il Reparto Mobile della Polizia, in particolare, ha effettuato alcune cariche per disperdere i manifestanti da piazza Corvetto, a pochi metri da piazza Marsala dove si stava tenendo il comizio di Casapound. Gli agenti hanno sparato lacrimogeni anche ad altezza d’uomo. Le cariche hanno provocato diversi feriti, almeno 5, tra questi anche un giornalista di Repubblica e due Carabinieri che erano impegnati nel servizio di ordine pubblico.

Due persone sono state fermate dalla Polizia. Si tratta di antagonisti. Negli scontri i manifestanti avrebbe usato anche delle fionde e lanciato contro la Polizia pietre, bottiglie e altri oggetti. Non ci sono stati, invece, contatti tra manifestanti ed esponenti del movimento di estrema destra.

Il cronista di Repubblica Stefano Origone, coinvolto negli scontri e ferito dalla Polizia, pare si stato scambiato per un manifestante nonostante gridasse “sono un giornalista”. Ha due dita di una mano fratturate e varie ecchimosi e si trova ora in ospedale dove ha ricevuto la visita del questore di Genova, Vincenzo Ciarambino, che ha chiesto scusa per quanto accaduto.

“Origone – ha spiegato il questore all’Ansa – era vicino a una persona fermata che stavamo portando via, c’è stato un tentativo da parte dei manifestanti di sottrarlo alla polizia ed è partita una carica, Origone non si è accorto in tempo della carica, è caduto e ha preso qualche colpo”.