Allarme ingiustificato sui conti. Possiamo ripagare ogni debito. Parla l’economista Sapelli: “L’unico rischio è l’instabilità. Il Sole 24 Ore? Soffia sullo spread e nuoce alle imprese”

Intervista all'economista Giulio Sapelli

Molti giornali italiani riportano continuamente allarmi sullo stato dei conti pubblici italiani, ma per l’economista Giulio Sapelli sono privi di fondamento e se la prende con Il Sole 24 Ore: “Mi stupisce che anche la Confindustria si comporti così, perché l’aumento dello spread, come sappiamo, danneggia le banche e indirettamente il credito alle famiglie, ma soprattutto alle imprese”.

Questa mattina il sito del Sole 24 Ore apriva con un articolo su uno studio che ipotizza un aumento di 100 punti dello spread sui titoli di Stato italiani entro la fine dell’anno, cosa ne pensa?
“Per mia fortuna non leggo il sito del Sole, alla mia età sono stufo di leggere stupidaggini”.

Poco dopo è apparso un altro articolo sul perché il giudizio delle Agenzie di rating sul nostro paese sia decisivo. è solo cronaca o c’è dell’altro?
“Penso che sono anni che subiamo i bombardamenti da parte delle agenzie di rating. Mi stupisce che però si fa portatore di questo il Sole 24 ore, con un direttore così perbene come Fabio Tamburini. Poi mi stupisce che anche la Confindustria (azionista di maggioranza del Sole 24 Ore n.d.r.) si comporti così, perché l’aumento dello spread, come sappiamo, danneggia le banche e indirettamente il credito alle famiglie, ma soprattutto le imprese”.

E’ fondato questo allarme che ipotizza uno spread in crescita di 100 punti?
“Mi pare che ormai l’esperienza ci insegna che lo spread ha queste variazioni soprattutto legate all’instabilità politica e a congiunture particolari. Non mi pare che ci siano state variazioni nei tassi da giustificare una cosa del genere. Soprattutto quando guardiamo il debito, le ultime aste dei Bot e dei Btp sono andate benissimo mi pare. Specialmente quando hai un modo di tassi negativi o tendenti allo zero, se tu offri dei buoni interessi, poi noi siamo in grado di ripagare qualsiasi debito perché se mettiamo accanto al debito pubblico, l’attivo privato, mi sembra che il Paese sia in assoluta sicurezza”.

E allora come spiega delle stime così fosche sul nostro debito pubblico?
“Forse fanno una previsione di questo tipo perché nelle loro menti passa un’idea di una crisi di Governo, visto che l’instabilità politica ci danneggerebbe”.

Due giorni il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto che non è necessaria nessuna manovra correttiva dei conti pubblici. Ieri il vicepremier Matteo Salvini è tornato sulla questione per ribadire il concetto e ha specificato che non ci sarà mai una patrimoniale.
“Non bisognava neanche dirlo, nessuna patrimoniale”.

Perché?
“Perché è una cosa che fa paura e che crea molte fibrillazioni. Certo, c’è questo balletto sui due miliardi che mancherebbero, ma direi che non bisogna fare dichiarazioni che possono preoccupare i mercati. Non vedo segnali preoccupanti in tal senso, questo è solo allarmismo ingiustificato”.

Tutto tranquillo quindi?
“In Spagna c’è un Governo che è andato in crisi perché era un Esecutivo minoritario. In Francia c’è una crisi istituzionale. La Germania è in una fibrillazione continua per i conflitti tra la Cdu e la Csu e per l’indebolimento della Spd. Il partito Laburista inglese ha avuto persone che si sono distaccate per questo approccio antisemita che ha Crbyn. Voglio dire che gli altri paesi hanno delle grane molto più grandi delle nostre, non mi pare che questo accanimento sull’Italia sia giustificato”.

E allora come si spiega?
“La vera paura è che l’Italia arrivi alle elezioni Europee con un’instabilità di Governo, questa è la questione di fondo”.