Altri guai in vista per Siri. La Procura di Milano indaga sull’acquisto di una palazzina. In un’informativa della Finanza sospetti sul mutuo acceso a San Marino

Indagini sulla compravendita di una palazzina da parte del sottosegretario Armando Siri

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, al momento senza ipotesi di reato né indagati, in relazione all’acquisto di un immobile a Bresso, in provincia di Milano, da parte del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Armando Siri.

Secondo quanto si è appreso, nei giorni scorsi la Guardia di finanza ha trasmesso alla Procura del capoluogo lombardo una dettagliata informativa sullo stabile acquistato attraverso un mutuo di 585mila euro accesso dall’esponente leghista con una banca della Repubblica San Marino.

La vicenda, ricostruita dalla trasmissione Report (il servizio già anticipato andrà in onda questa sera su Rai Tre), è stata segnalata come sospetta all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia dal notaio davanti al quale era stato stipulato l’atto di compravendita.

Siri, che è già indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul minieolico, questa mattina aveva dichiarato che l’acquisto dell’immobile “è avvenuto con una procedura regolare e trasparente nel rispetto di tutte le norme vigenti comprese quelle anti riciclaggio”. E che i fondi utilizzati “sono frutto di un regolare mutuo erogato nel pieno rispetto di tutte le norme bancarie”.

L’esponente leghista avrebbe acquistato con il proprio denaro l’intero stabile (composto da 7 appartamenti, un negozio, un laboratorio e alcune cantine) intestandolo poi alla figlia a titolo di liberalità, pertanto senza versare l’imposta di donazione. L’indagine è affidata al procuratore aggiunto Fabio De Pasquale del pool della Procura di Milano che si occupa di reati finanziari commessi in ambito internazionale.

“Nel merito della vicenda posso solo ribadire che l’acquisto dell’immobile è stato perfezionato nella totale trasparenza e nel pieno rispetto delle regole”, ha detto il capo della segreteria del sottosegretario Siri, Marco Perini, che è figlio dell’intermediario immobiliare che ha curato l’acquisto della palazzina. “Mio padre – ha aggiunto Perini – ha agito in qualità di mediatore immobiliare con agenzia operante in Bresso e il sottoscritto ha acquistato una piccola porzione dell’unità immobiliare come investimento personale. Ogni documentazione attestante quanto sopra dichiarato sarà resa disponibile, qualora richiesta, alle autorità competenti”.

“Possono aprire tutte le inchieste che vogliono, io sono assolutamente tranquillo. Se a Siri viene contestato di avere un mutuo, è un reato che stanno compiendo alcuni milioni di italiani che pagano la rata del mutuo”, ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, commentando la vicenda che coinvolge il suo braccio destro.