Altro che rimpastino di Governo. Il poltronificio dell’Ncd di Alfano ha invaso le società di Stato

di Stefano Sansonetti

Tutti sembrano svegliarsi quando l’Ncd di Angelino Alfano riesce a far promuovere uomini nel rimpastino di Governo appena varato da Matteo Renzi. In realtà è da quando l’Esecutivo si è insediato, ormai due anni fa, che il Nuovo Centrodestra piazza fedelissimi a destra e a sinistra. In perfetto stile poltronificio della prima Repubblica e alla faccia della svolta meritocratica tanto sbandierata dallo stesso presidente del consiglio. Il tutto mentre il partito di Alfano è accreditato di un pugno di voti. Se si dà un’occhiata alle nomine effettuate dal Governo in diverse società pubbliche si ha le dimensione di come l’andazzo sia anche stato peggiore.

I NOMI
Si prenda il caso di Massimo Ferrarese, ex presidente della provincia di Brindisi, poi passato all’Ncd ma bocciato alle ultime elezioni europee alle quali si era presentato sotto le insegne del partito di Alfano. Ebbene, un anno fa è stato prontamente risarcito con la poltrona di presidente di Invimit, la società di gestione del ministero del Tesoro che dovrebbe occuparsi di fare cassa con l’enorme patrimonio immobiliare pubblico. Non tutti sanno, poi, che nello sconfinato universo di via XX Settembre esiste una società che si chiama Ram Spa, che sta per Rete Autostrade Mediterranee. Si tratta di un’azienda pubblica nata nel 2004 con lo scopo di realizzare il programma nazionale delle “Autostrade del Mare” (trasporti marittimi, al di là dell’espressione enfatica). Nel 2014 l’incarico di presidente e amministratore delegato della società, che di fatto agisce come organo in house del ministero delle infrastrutture, è stato affidato ad Antonio Cancian. Di chi si tratta? Semplice. Deputato nel 1992 nelle file della Democrazia Cristiana, nel 2009 è stato eletto parlamentare europeo tra i banchi dell’allora Pdl. Cinque anni dopo ha provato il bis a Strasburgo, stavolta con l’Ncd, ma anche lui è stato trombato. E poco tempo dopo immediatamente risarcito.

SOLITO SCHEMA
Ma non finisce qui. Come dimenticare, infatti, uno dei colpi più “importanti” messi a segno dall’Ncd? Poco prima dell’estate scorsa, infatti, Alfano è riuscito a piazzare nel Cda dell’Enel Alfredo Antoniozzi. E anche qui sembra che il canovaccio sia più o meno lo stesso. Già coordinatore provinciale di Forza Italia a Roma, poi eurodeputato nelle file del Pdl, anche lui è passato armi e bagagli all’Ncd provando a farsi confermare a Strasburgo nel 2014. Bocciato e prontamente risarcito. Insomma, senza starci a girare troppo intorno, il modus operandi dell’Ncd è questo. Non può quindi sorprendere che nel rimpastino Alfano sia riuscito a portare a casa importanti promozioni: Enrico Costa ministro degli affari regionali, Federica Chiavaroli sottosegretario al ministero della giustizia, Antonio Gentile sottosegretario allo Sviluppo economico e Dorina Bianchi sottosegretario ai Beni culturali. A proposito della Bianchi, nella sua carriera politica ha cambiato sei volte casacca: Udc, Margherita, Pd, ancora Udc, Pdl e ora Ncd. Il tutto, ovviamente le è valso un bel premio. E poi si parla di meritocrazia.

Twitter: @SSansonetti