L’armistizio dopo la battaglia. Plastic e Sugar tax rinviate. Vertice fiume a Palazzo Chigi per trovare la quadra. Poi l’intesa che posticipa le tasse e placa i renziani

“Abbiamo un quadro completo” che “ferme restando le prerogative del Parlamento”, segna un’intesa “nella maggioranza”: “Nessuno dica più che siamo il governo delle tasse”. Dopo una maratona di 14 ore il premier Giuseppe Conte annuncia che sulla manovra l’accordo è stato trovato. “Abbiamo ritenuto opportuno e saggio ridurre l’impatto dell’85%” della plastic tax e rinviarla “al primo luglio: le imprese potranno avere tutto l’agio temporale per adottare le strategie conseguenti”.

Slitta a ottobre anche la tassa sullo zucchero. Ancora da definire le coperture ma è certo un intervento sul gioco d’azzardo. Allo studio un aumento sostanzioso della cosiddetta “tassa sulla fortuna”, il 15% di imposizione da applicare alle vincite sopra i 25 euro. Il premier oggi ha chiesto uno sforzo ulteriore per “abbassare le tasse in modo significativo, che è quel che conta”. E il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha risposto mettendo sul tavolo un tesoretto di circa 400 milioni. E’ stato allora che, nel vertice di maggioranza iniziato al mattino, si è scatenata la bagarre. In realtà lo scontro durissimo si è consumato tutto a sinistra, tra Pd e Italia viva. I renziani fermi nel pretendere che le nuove risorse vengano utilizzate per l’azzeramento di tutte le nuove tasse.

I dem, con Andrea Orlando, a suggerirne l’impiego “per ridurre ulteriormente la pressione fiscale sui salari dei lavoratori italiani”. I grillini chiedono invece che i nuovi fondi vengano utilizzati per equiparare gli stipendi dei vigili del fuoco a quelli delle altre forze di polizia. E per i Vigili del fuoco la manovra, annuncia Conte, prevede per il 2020 uno stanziamento di 65 milioni di euro destinato a salire negli anni. Deciso pure uno stanziamento di 10 milioni per il Terzo settore. Nel “mini” maximendamento presentato dal governo, qualche giorno fa, la plastic tax, prevista da aprile, veniva ridotta attraverso il dimezzamento del prelievo: da 1 euro a 50 centesimi al chilo.

Riduzione che verrebbe confermata. Con un taglio del 70% del gettito stimato da 1,1 miliardi a 330 milioni. L’imposta non si applicherà sui prodotti monouso in plastica riciclata e su tutti i contenitori di medicinali e i dispositivi medici. Non veniva toccata, invece, la sugar tax: gettito stimato di 233 milioni. Con lo slittamento a ottobre, deciso ieri, gli introiti saranno più che dimezzati. “Abbiamo azzerato la tassa sulle auto aziendali”, annuncia Conte. “La misura sulle auto diventa una misura di incentivo, con una riduzione fiscale, per l’utilizzo dei veicoli meno inquinanti”, spiega Gualtieri.

I renziani non mollano: “Le tasse sulla plastica e sullo zucchero sono state rinviate ma per noi è una priorità cancellarle del tutto e lavoreremo nei prossimi mesi per questo”. L’ufficio di presidenza della commissione Bilancio di Palazzo Madama ha deciso che l’esame della manovra riprenderà lunedì prossimo. Pare sempre più certo che ci saranno solo due letture e che il testo verrà modificato esclusivamente al Senato. Il via libera, in prima lettura, dovrebbe arrivare a Palazzo Madama al termine della prossima settimana e poi il provvedimento passerà blindato, per essere approvato in via definitiva in seconda lettura, a Montecitorio. I relatori alla legge di Bilancio presenteranno questa mattina un primo pacchetto di emendamenti e un altro pacchetto, con le istanze di modifica della Camera, lunedì. Un iter assolutamente inedito motivato dai tempi stretti: rimangono venticinque giorni per evitare l’esercizio provvisorio. Le opposizioni protestano: la Lega minaccia il ricorso alla Consulta.