Cassa Depositi e Carriere. Regalino alla figlia di papà. Promossa la rampolla di Bono, Ad di Fincantieri. E potrebbe pure arrivare qualche posto in Cda

Cassa Depositi e Carriere. Regalino alla figlia di papà. Promossa la rampolla di Bono, Ad di Fincantieri. E potrebbe pure arrivare qualche posto in Cda

di Stefano Sansonetti

Sin dai tempi della Bnl è una delle più strette collaboratrici di Fabio Gallia, già amministratore delegato della banca e dal 2015 Ad della Cassa Depositi e Prestiti, il colosso controllato dal ministero del Tesoro che gestisce il risparmio postale degli italiani. Lei si chiama Emanuela Bono, e da diversi anni è inquadrata nello staff del banchiere. Il cognome non passa inosservato, dal momento che richiama alla mente quello dell’amministratore delegato di una delle principali controllate della Cdp, Fincantieri. Si dà infatti il caso che la Bono sia figlia di Giuseppe Bono, numero uno del gruppo della cantieristica, in tempi recenti impegnato nella complicata operazione di acquisizione della francese Stx.

La mossa – Ebbene, pare essere sfuggita a tutti i radar una bella promozione che Cassa Depositi ha concesso alla celebre rampolla. Entrata in Cdp nel settembre 2015 come componente dello staff di Gallia, ruolo che già ricopriva in Bnl, la Bono adesso è stata promossa Capo dello staff dell’amministratore delegato, con tanto di responsabilità sul monitoraggio dell’implementazione del piano industriale (mutuando dall’inglese, adesso è “Head of Ceo staff & Responsabile Business Plan Monitoring”). Un passaggio che, a quanto pare, le ha fruttato anche l’inquadramento come dirigente della stessa Cassa Depositi e Prestiti. Ma il menù, per la figlia di Bono, potrebbe anche essere più ricco. Dai corridoi di via Goito, infatti, filtra l’indiscrezione secondo la quale per lei sarebbe in arrivo pure una poltrona nel consiglio di amministrazione di una controllata importante della Cassa, o Cdp Equity (il braccio finanziario del gruppo che un tempo si chiamava Fsi-Fondo strategico Italiano), o Cdp Reti (la controllata che vanta partecipazioni strategiche come Snam, Terna e Italgas). Per carità, il curriculum della figlia di Bono appare poderoso in considerazione della giovane età (nata nel 1982): è stata analista della divisione investment banking di Merril Lynch International, associato della divisione investment banking di Nomura Italia Sim Spa, responsabile pianificazione finanziaria e tesoreria di Ntv. Ciò non toglie che il suo avanzamento di carriera non è certo un dettaglio di poco conto.

Il dettaglio – Naturalmente La Notizia ha chiesto conferma dell’operazione alla medesima Cdp, sulla cui tolda di comando è seduto anche il presidente, Claudio Costamagna. Il colosso a partecipazione pubblica ha spiegato che la Bono “ha assunto la responsabilità dell’unità organizzativa ‘Ceo Staff & Business Plan Monitoring’ sin dal giugno 2016, con il compito di curare il monitoraggio dell’implementazione del Piano industriale e la gestione dei comitati manageriali in qualità di segreteria tecnica”. Quanto all’inquadramento come dirigente, la Cassa ha aggiunto che le nomine “seguono un processo strutturato e basato su elementi oggettivi, che si avvale anche del supporto di professionisti esterni indipendenti per la valutazione del potenziale delle risorse nonché della complessità manageriale del ruolo ricoperto”. Sulla possibile nomina della Bono in qualche Cda di società controllate, il gruppo si è limitato a dire che “le nomine di dipendenti Cdp quali consiglieri di amministrazione di società controllate rientrano nella prassi aziendale volta ad offrire opportunità di crescita alle risorse e favorire l’integrazione tra le società del Gruppo”. Il tutto “nel rispetto della parità di genere”. In più “ogni eventuale compenso a fronte degli incarichi presso società controllate viene riversato a Cdp”.

Tw: @SSansonetti