Barracuda. A Roma anche Marchini usa slogan contro i rom per arraffare voti

Caro Alfio Marchini, ci sei caduto anche tu. Hai ceduto alla propaganda contro i rom, per pensare di vincere le elezioni a Roma. Facendo leva sulla diffidenza, il senso di fastidio, di disagio, che spesso la comunità rom ha causato ai romani. (I corrotti, i mafiosi però lo ricordiamo che sono italianissimi?)

In passato eravamo abituati a slogan come” chiuderò i campi rom”. Senza una spiegazione credibile su dove intendessero spostare esseri umani che vivono all’interno dei campi.

Donne, bambini, anziani, per esempio. Restavano parole, semplici, disumane e acchiappa consensi.

E’ vero che lo spazio sui cartelloni non basta, ma da un uomo come te, io una risposta corretta, completa e concreta, la aspetto.

E magari anche un cartellone dedicato a quei problemi nelle periferie della capitale, che tanto noi giornalisti abbiamo seguito (e i politici utilizzato solo per le passerelle mediatiche), che non sempre dipendono soltanto dai campi rom.

Ma dalla delinquenza, dalla mancanza di strutture, trasporti sicuri, illuminazione, marciapiedi per carrozzine, centri ricreativi e di aggregazione.

Se tu sei il nuovo, non innalzare solo muri. Non usare le ruspe su esseri umani. Pretendi che si rispetti la legge. I rom come “tutti gli altri”. Questo farà la differenza. Pretendere identici diritti e doveri.

Dialoga, comprendi, conosci. Risolvi.

Ma resta umano.

Un consiglio per il prossimo slogan:” tutti devono rispettare le regole. Rom compresi. Nessuna scorciatoia. Nessuna indulgenza. Difronte alla legge tutti uguali. “

Secondo me funzionerebbe.

Francesca Barra

p.s la consulenza è gratis.