Conte in Umbria con i leader di Pd e M5S per sostenere Bianconi: “Può fare bene per questa regione”. E sulla Manovra: “Non introduce nuove tasse ed è fortemente redistributiva”

“Tutti mi chiedono se il presidente del Consiglio sta facendo campagna elettorale in Umbria, io rispondo che se avessi fatto campagna elettorale sarei dovuto stare qui tutti i giorni a guardare i cittadini umbri negli occhi, a confrontarmi con loro. Io porto rispetto ai cittadini, non sto facendo campagna elettorale, sono qui perché tengo a offrire una mia testimonianza nella consapevolezza che non si voterà per il governo, ma è in atto un esperimento interessante: Bianconi può fare bene per questa regione”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo a Nardi, alla chiusura della campagna elettorale del candidato alle regionali sostenuto dalla coalizione giallo-rossa.

“Una sfida – ha aggiunto il presidente del Consiglio parlando delle regionali umbre – che anche a livello nazionale richiede del tempo, con una manovra economica non si può realizzare un progetto politico, ma iniziamo a perseguire alcuni obiettivi che abbiamo nel nostro progetto politico che richiede piena coesione, ci stiamo conoscendo sempre di più.

“Sono molto orgoglioso- ha detto ancora Conte parlando della legge di Bilancio – abbiamo già afferrato degli obiettivi precisi, non introduce nuove tasse, è fortemente redistributiva, introduce tasse sulla plastica, sui tabacchi, per i colossi del web, ma opera una forte redistribuzione per tutte le famiglie. Abbiamo un progetto di misure verdi . Abbiamo un piano antievasione garbato ma determinato, a cui teniamo molto, vogliamo convincere tutti che conviene essere onesti, e poi dobbiamo ridurre la burocrazia”.

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, anche lui presente a Narni insieme a Conte e al leader del M5s Luigi Di Maio, ricorda che l’alleanza giallo-rossa è nata perché “noi leggiamo negli occhi le paure degli italiani ma guardiamo con sospetto chi quelle paure le cavalca. Con il M5S siamo forze politiche differenti? Sì, ma lo abbiamo fatto perché amiamo l’Italia. Si è fermata una valanga che poteva distruggere l’economia: il 23 miliardi di aumenti dell’Iva”.

“Questo voto – ha detto infine Di Maio – non sia un trofeo elettorale da agitare il lunedì per fregarsene dei prossimi cinque anni. Sono orgoglioso di aver fatto questa campagna elettorale con Bianconi e con tutti gli altri, anche grazie a lui il consiglio dei ministri ha approvato il decreto terremoto, non c’è niente di più assurdo di avere i soldi e non poterli spendere”.