Coronavirus, il rischio è “elevato” e non più “moderato”. L’Oms corregge la sua valutazione e potrebbe dichiarare l’emergenza globale

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus è “elevato” a livello globale e “molto alto in Cina”. “La situazione è in continua evoluzione – ha spiegato all’Ansa il direttore generale aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra – se il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms), Tedros, si trova in questi giorni in Cina, per verificarla sul luogo. Al suo rientro, verso metà o fine di questa settimana, verrà convocato nuovamente il Comitato per la gestione dell’emergenza, che valuterà se sia o meno il caso di dichiarare lo stato di emergenza internazionale”.

“La correzione di oggi dell’Oms – ha detto all’Ansa il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza -, che ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è ‘elevato’ ammettendo un errore nei suoi precedenti rapporti in cui lo si definiva ‘moderato’, potrebbe essere un preludio alla dichiarazione di ‘emergenza globale’ da parte della stessa Oms”.

“La decisione da parte dell’Oms di non sancire lo stato di emergenza sanitaria globale – ha commentato il ministro della Saluta, Roberto Speranza -, questa è una mia opinione, è anche frutto di una valutazione di misure da parte del governo cinese che sono oggettivamente molto forti e apprezzate. Parliamo di misure molto serie, parliamo dell’isolamento di città di milioni di abitanti. In questi minuti il capo dell’Oms è in Cina per ulteriori valutazioni, la mia opinione è che al ritorno di questa visita possa esserci una ulteriore valutazione e ritengo che sia possibile, forse addirittura probabile, che l’Oms decida di assumere la decisione non assunta finora. Da parte dell’Italia c’è piena fiducia in tutte le istituzioni internazionali, penso sia una premessa fondamentale se vogliamo essere all’altezza della sfida”.

“Al momento – ha aggiunto il ministro – l’Ecdc ancora ci dice che il rischio è moderato per i paesi europei, è evidente che non dobbiamo in nessun modo spargere allarmismo. Non ci sono ragioni per allarmismo, al tempo stesso siamo di fronte a una cosa seria che va affrontata con la massima serietà. Credo che il sistema paese nel suo complesso deve collocarsi dentro questa stessa direttrice di fondo”.