Crollo del Ponte Morandi, un disastro preannunciato. La perizia del gip inchioda Autostrade. I tiranti della pila 9 avevano un “grado elevato di corrosione”

Il crollo del ponte Morandi era un disastro preannunciato. Questo quanto emerge dalla perizia shock dei tre tecnici del gip di Genova sui resti dell’imponente struttura. Una fotografia desolante quella tracciata dai periti secondo cui i fili d’acciaio presenti dentro i tiranti della pila 9 del ponte Morandi avevano un “grado elevato di corrosione”. Ma c’è di peggio perché questi si erano consumati “dal 50 al 100%” ossia erano sostanzialmente spariti. Nelle 72 pagine, durissimo il giudizio sulla manutenzione con “gli unici interventi efficaci che risalgono a 25 anni fa”. La perizia, spiega il gip, è stata effettuata in contraddittorio, cioè in presenza dei consulenti delle parti. In merito al testo Autostrade ha fatto sapere che secondo cui gli stessi periti del gip sono stati evidenziati difetti riconducibili alla costruzione del ponte tanto che nel testo si leggerebbe: “I processi di corrosione sono imputabili alle insufficienti iniezioni di cemento all’interno delle guaine di copertura dei cavi di acciaio”.