Di Maio sbugiarda Fratelli d’Italia. Altro che regali a Bolivia e Tunisia. “Non è patriottico gettare nel caos il proprio popolo con informazioni false e già rettificate”

Si fa presto a dire prima gli italiani. Quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, dagli slogan sui social alle responsabilità di governo, Fratelli d’Italia dimostra per l’ennesima volta tutta la sua insussistenza. Negli ultimi giorni il tormentone lanciato dal partito di Giorgia Meloni è stato quello dei presunti milioni di euro regalati dall’Italia ad altri Paesi in piena emergenza coronavirus. Una fake news smontata ieri in aula, alla Camera, dal ministro degli esteri Luigi Di Maio. Nell’interrogazione presentata dal deputato Francesco Lollobrigida, a cui si sono aggiunti 34 colleghi, tra cui la stessa Meloni, è stato sostenuto che l’Italia, tramite la Cassa depositi e prestiti, ha versato 50 milioni di euro a titolo di credito a favore della Banca centrale della Tunisia e ha erogato 21,5 milioni di euro alla Bolivia, anziché “destinare ogni risorsa economica all’emergenza (sanitaria) nazionale”.

Uno spot efficace, non c’è che dire. Di quelli che prendono alla pancia degli italiani, come ai tempi in cui Meloni e Salvini riuscivano a distrarre il Paese dai mille problemi facendo passare come emergenza nazionale l’arrivo di un barcone con alcuni migranti a bordo. Anche in piena crisi i sovranisti non abbandonano quella linea. Ai “patrioti” di FdI ha fatto però notare il ministro Di Maio che “non è patriottico gettare nel caos il proprio popolo con informazioni false e già rettificate”.

Per quanto riguarda la Tunisia si tratta infatti dell’erogazione di un credito, fissato in un Memorandum d’intesa bilaterale siglato nel 2017, nell’ambito di un programma diretto soprattutto alle piccole e medie imprese che intrattengono legami intensi con le aziende italiane, molte delle quali italo-tunisine. Stessa cosa per la Bolivia: un programma per il miglioramento del sistema sanitario boliviano deliberato il 25 luglio 2012. Ma i sovranisti non demordono. E continuano a rilanciare la fake news tramite Andrea Del Mastro.