La folle difesa di Autostrade sul crollo del Ponte Morandi: “Rispettati i nostri obblighi”. Toninelli a muso duro: “Siamo all’indecenza”

Autostrade per l'Italia risponde al ministero dei Trasporti e si dice fermamente convinta di aver adempito a tutti i propri obblighi concessori

Autostrade per l’Italia risponde al ministero dei Trasporti e si dice fermamente convinta di aver adempito a tutti i propri obblighi concessori. Un comunicato che fa discutere quello della società che respinge così le accuse del governo che ha replicato attraverso il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli: “Siamo all’indecenza”.

Al termine del consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Fabio Cerchiai per un aggiornamento – nelle more degli esiti degli accertamenti in corso relativi al crollo del viadotto Polcevera – ha diffuso un comunicato con scritto quanto segue: “Gli aiuti alle famiglie colpite che hanno interessato più di 200 nuclei familiari, le iniziative di ripristino della viabilità cittadina, le ulteriori iniziative di agevolazione del pedaggio e l’avanzamento del progetto di demolizione e ricostruzione del ponte. Il Consiglio ed il Collegio Sindacale hanno rinnovato il proprio cordoglio per le vittime, il dolore per i feriti e la vicinanza all’intera comunità genovese ed alle Istituzioni. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto degli elementi di confutazione alla lettera del Ministero delle Infrastrutture datata 16 agosto 2018 predisposti dalle strutture tecniche della Società ed ha confermato il proprio convincimento in merito al puntuale adempimento degli obblighi concessori da parte della Società.La lettera di riscontro ed i relativi allegati saranno inviati al Ministero nel termine assegnato”.

“È incredibile sentir parlare Autostrade di puntuale adempimento degli obblighi dopo una tragedia con 43 morti, 9 feriti, centinaia di sfollati e imprese in ginocchio – ha scritto Toninelli – Rimetteremo le cose a posto e ridaremo sicurezza e servizi ai cittadini che viaggiano”. La risposta di Autostrade è arrivata dopo la lettera partita dal ministero che era anche il primo atto verso la procedura di revoca della concessione.