Decadenza Berlusconi, voto rinviato. La discussione slitta a giovedì

Tutto rimandato a giovedì. Il relatore Andrea Augello ha ritirato le pregiudiziali e all’unanimità è stato deciso di iniziare la discussione sulla relazione generale di Augello. E che la proposta di Augello potesse accogliere il favore del Pd lo si era intuito dalle posizioni espresse dai due membri della Giunta dei Dem prima dell’inizio della seduta. La senatrice Stefania Pezzopane aveva affermato: “Se sono tese ad approfondire gli argomenti, possono essere condivise, se sono tese a sfiancare la Giunta e a perder tempo presumo che non saranno condivise”. Felice Casson è sulla stessa linea: “Noi – dice – siamo pronti a discutere qualsiasi cosa, pregiudiziali, preliminari e decadenza”. Il Movimento 5 Stelle, invece, aveva chiesto il rispetto dei tempi previsti dal regolamento. Il senatore Michele Mario Giarrusso nel pomeriggio aveva dichiarato che tutto “può essere fatto in un’ora e venti”. Ospite a Matrix il segretario del Pd Guglielmo Epifani ha ammonito sulla necessità di votare subito perché così si rischia una giungla.

La ricostruzione della giornata

Giornata tesissima in attesa della riunione della Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato, fissata a partire dalle 20. Il Pdl è tornato ad alzare il tiro minacciando un’imminente crisi di governo. “Siamo davvero all’ultima spiaggia”, sentenzia Fabrizio Cicchitto. E’ partito l’attacco totale degli azzurri al Pd: si prospetta una serata di scontri nella Giunta che dovrà decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore dopo la condanna a quattro anni in Cassazione in merito alla vicenda dei diritti tv di Mediaset. Il nodo da sciogliere resta quello della legge Severino che vieta ai condannati in via definitiva con pene superiori ai due anni di candidarsi alle elezioni. La legge è entrata in vigore il 5 gennaio 2013 e ora i giuristi si interrogano sulla sua retroattività. I reati per cui è stato condannato Berlusconi, infatti, risalgono ad anni precedenti al 2013 e secondo alcuni esperti ed esponenti del Pdl non sarebbe possibile applicarla a reati commessi prima della sua entrata in vigore. Spetterà alla Giunta fare chiarezza. Ma un ultimo tentativo di mediazione sarebbe stato fatto nel pomeriggio di oggi, quando si sarebbero incontrati i ministri Pdl Angelino Alfano, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello per valutare la strategia da adottare qualora il voto in Giunta arrivi già oggi. Fonti pidielline rivelano di contatti con il premier Enrico Letta e con il Pd per provare a spostare almeno di alcuni giorni il voto sulle pregiudiziali presentate dal Pdl. Intanto è arrivato anche l’appello velato del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che incontrando l’ex portavoce, nonché attuale sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ha affermato: “Se noi non teniamo fermi e consolidiamo i pilastri della nostra convivenza nazionale tutto è a rischio, tutto può essere a rischio”.

“Siamo esterrefatti per il comportamento del Partito Democratico, ieri, in Giunta”. E’ quanto afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano. “Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico – aggiunge il vice premier in una nota – preferiscono mettere in ginocchio il Paese, applicando retroattivamente, in fretta e furia, una norma che ormai innumerevoli giuristi, personalità neutre e di sereno giudizio, ritengono pacificamente irretroattiva. Tutto ciò è davvero incredibile oltre che insopportabile”.

Una quarta pregiudiziale verrà presentata dal senatore Pdl Lucio Malan. Si tratta della presunta amministratività della decadenza, che secondo il senatore ha valore penale perché è afflittiva tanto quanto il carcere. Un altro punto riguarderà la riabilitazione dell’imputato. Guarda già oltre Renato Brunetta che vede un governo sull’asse Pd, Sel e i fuoriusciti dal Movimento 5  stelle, una ventina in tutto. “Questo governo durerà ore, forse”, commenta il governatore lombardo Roberto Maroni. Non resta che aspettare.