La Polizia compie per la prima volta una consegna controllata di un maxi carico di eroina in Olanda. La partita di droga diretta a Genova arrivava dall’Iran

Per la prima volta è stata autorizzata la consegna controllata di un carico di droga fuori dai confini nazionali

La Polizia di Stato, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova, ha portato a termine, in Olanda, una consegna controllata di una partita di droga individuando due cittadini turchi, ritenuti appartenenti ad un sodalizio criminale con legami in medio oriente. La droga (270 chilogrammi di eroina), nel corso della prima fase dell’operazione, era stata sequestrata dagli investigatori della Squadra mobile di Genova e del Servizio centrale operativo di Roma, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, nel porto del capoluogo ligure dove il carico era sbarcato da una nave proveniente dall’Iran.

La nave, “Artabaz”, era partita dal porto iraniano di Bandar Abbas alla volta della Turchia e dell´Europa, dopo aver toccato i porti di Amburgo e Valencia, era giunta a Genova. Esaminando le polizze di carico, il contenuto di 3 dei 31 container sbarcati aveva attirato l’attenzione degli ispettori dell’Agenzia delle Dogane. I tre container trasportavano bentonite, ovvero un minerale argilloso in polvere, destinata a una ditta con sede in Repubblica Ceca. Il carico di droga era in uno di questi container. A questo punto, d´intesa con la Dda di Genova, la Polizia, dopo aver perquisito il carico, ha lasciato una parte della partita di eroina nel container installando al suo interno un rilevatore satellitare.

Una volta avviato il monitoraggio del carico per la prima volta in Italia è stata autorizza dall’autorità giudiziaria una consegna controllata transnazionale, con l’emissione di un ordine di indagine Europeo che prevede il coordinamento del Servizio di cooperazione internazionale di polizia e di Eurojust e la condivisione delle informazioni con tutti gli stati potenzialmente interessati per evitare controlli inconsapevoli. Il container è stato quindi caricato su un tir che è stato pedinato dagli agenti della Squadra mobile di Genova e dello Sco lungo il tragitto che ha toccato Svizzera, Francia, Belgio e, infine, l’Olanda. Dopo un viaggio di tre giorni, il 2 novembre, il tir è giunto in un magazzino di Roosendal, dove, poco dopo, la Polizia olandese insieme a quella italiana, ha fatto irruzione arrestando due cittadini turchi.

L’indagine, coordinata dal capo dello Sco, Alessandro Giuliano, conferma che i porti italiani, come quelli iraniani, sono il crocevia dei traffici internazionali di droga destinati al resto dell’Europa. “L’Iran – ha spiegato il colonnello Sandro Baldassarre della Direzione centrale del servizio antidroga, illustrando i particolari dell’indagine – si conferma un crocevia fondamentale per il traffico di eroina. Droga di cui vediamo un ritorno importante nel mercato. Questa operazione è fondamentale: per il quantitativo sequestrato e per la tecnica investigativa usata”. “E’ il primo caso e sicuramente farà scuola. E’ un’operazione che da un punto di vista tecnico giudiziario non ha precedenti negli ultimi 30 anni”, ha sottolineato, invece, il direttore dello Sco Giuliano.