La ricetta Madia per la Pubblica amministrazione

Dopo tante discussioni arriva l’attesa bozza di riforma della P.A. Secondo le prime linee guida i dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso purchè sia nell’arco di 100 chilometri.  Entro 50 chilometri le diverse sedi sono considerate ‘stessa unità produttiva’ mentre tra 50 e 100 Km devono esserci esigenze organizzative e produttive.

Dal primo agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro insieme, sono “ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale”.

Stretta sul rinnovo negli incarichi delle Autorità di vigilanza. Secondo quanto riferisce Ansa.it E’ prevista dalla bozza di riforma della P.a, in cui si spiega che i componenti delle Autorità indipendenti “non possono essere nuovamente nominati” a pena di decadenza “per un periodo pari alla durata dell’incarico precedente”. Inoltre, possono essere effettuate assunzioni solo con “concorsi unici con cadenza annuale”: “sono nulle le procedure concorsuali avviate in violazione” degli obblighi del testo “e le successive eventuali assunzioni”.

Sempre secondo la riforma della pubblica amministrazione, in caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, “la Pa procede alla risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all’accesso” alla pensione “con conseguente corresponsione del trattamento”.