Le Fake News non vanno in quarantena. Ultima vittima, la ministra Azzolina. Audio allarmistico sul Coronavirus diffuso al Senato. Incolpano la grillina, ma l’autrice è la renziana Sbrollini

Chiudono le scuole, i cinema, i teatri e persino gli stadi. Me neppure l’emergenza Coronavirus riesce a mettere in quarantena la fabbrica delle Fake News. Stavolta, però, i social network non c’entrano nulla. Perché l’ultima bufala messa in circolazione via WhatsApp arriva niente meno che dai palazzi delle istituzioni. E precisamente dal Senato. Tutta colpa di un audio che attribuiva alla senatrice a vita, nonché farmacologa, biologa e accademica Elena Cattaneo, affermazioni allarmistiche sull’emergenza sanitaria. In particolare circa l’evoluzione del virus che starebbe evolvendo assumendo forme sempre più gravi e preoccupanti. E tanto per aggiungere al danno pure la beffa, quell’audio era stato attribuito in un primo momento alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Fino all’ammissione della vera autrice della registrazione: la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini. Insomma, tre balle in una.

REAZIONE A CATENA. La prima smontata direttamente dalla senatrice Cattaneo. Attraverso il suo staff ha smentito tanto i contenuti dell’audio quanto la paternità del messaggio che ha contribuito, ovviamente, ad alimentare la psicosi per i contenuti allarmistici in esso riportati: “In merito a un audio WhatsApp sulla diffusione del Coronavirus, in cui viene richiamato l’intervento in Aula della senatrice a vita professoressa Cattaneo pronunciato nella giornata del 4 marzo, in occasione della conversione in legge del dl 6/2020, si precisa che l’intervento della senatrice non corrisponde a quanto contenuto nel messaggio”. Con tanto di link per riascoltare (e verificare) online l’intervento della Cattaneo. A smontare la seconda balla c’ha pensato invece la ministra Azzolina. “Come ho più volte detto in questi giorni, in un momento così particolare per il Paese, è fondamentale non dare spazio a notizie false che poi diventano virali creando inutili allarmismi”, ha detto l’esponente M5S dell’Esecutivo.

“In queste ore sta circolando un audio che mi viene attribuito con una voce femminile, palesemente non mia, che parla di un intervento in Parlamento che non ho mai fatto e riferisce parole che non ho mai detto. Ovviamente è un fake. Così come falso è il documento a mia firma che sta girando con indicazioni completamente inventate sulle modalità per svolgere la didattica a distanza”. Ma non è tutto. “Le uniche fonti di informazioni attendibili sono quelle ufficiali del Governo – ha rincarato la dose la Azzolina -. è grave e irresponsabile far circolare notizie che non fanno altro che generare confusione. Ho dato disposizioni per accertare gli autori. Siamo tutti chiamati alla responsabilità in questo momento”. Incassando la solidarietà del reggente M5S, Vito Crimi, che parla senza mezzi termini di “squallide Fake News” e di “comportamenti criminali” contro chi, come la ministra dell’Istruzione, sta lavorando “a testa bassa” per superare l’emergenza che ha colpito il Paese.

DIFESA E CONTRATTACCO. E, infine, a chiudere la vicenda, l’ammissione della vera autrice della registrazione. “L’audio è mio e l’ho inviato ieri (giovedì, ndr) su una chat privata, alla quale partecipano diversi amici e simpatizzanti di Vicenza e provincia”, conferma la Sbrollini, che però precisa: “Nell’audio riferisco del mio intervento in aula mercoledì scorso sull’emergenza Coronavirus e del contenuto dell’intervento della Senatrice Cattaneo sulla necessità di contenimento del contagio, definito ‘esponenziale nelle prossime due/tre settimane’…”. Ma non è tutto: “L’audio è stato evidentemente trasmesso da qualcuno dei partecipanti alla chat e successivamente diffuso in maniera strumentale – chiarisce la senatrice di Italia Viva -. Non ho mai attribuito a chicchessia, tantomeno alla ministra Azzolina, l’audio in questione, né ho mai inteso porre in circolazione una fake news, attesi la genesi, il contenuto e i destinatari del messaggio”.

E conclude: “Qualcuno ha inteso manipolare l’intera vicenda, strumentalizzandola al solo scopo di screditare la mia persona – accusa, preannunciando azioni legali a tutela della propria immagine se non cesserà l’attacco denigratorio nei suoi confronti -. Considero tale fatto un’operazione di sciacallaggio, in un momento delicatissimo per il nostro Paese”. Insomma, un pasticcio. Di cui, in piena psicosi da Coronavirus, si sarebbe fatto volentieri a meno.