Le proposte di Autostrade sono insufficienti. De Micheli: “Ci saremmo aspettati una riduzione significativa delle tariffe”. M5S: “Maxi multa? Non scherziamo. Lo Stato non accetta carità”

Autostrade “ha fatto diverse proposte anche al precedente governo. Queste interlocuzioni sono sfociate in vari incontri nei quali sono state indicate delle disponibilità. Le abbiamo ritenute insufficienti per le ricadute a vantaggio dei cittadini”. E’ quanto afferma, in un’intervista a Repubblica, la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, in merito alle concessioni autostradali.

Il ministro dem spiega che gli effetti sulle persone “avrebbero dovuto essere molto più consistenti” e sulla riduzione dei pedaggi “ci saremmo aspettati una riduzione significativa delle tariffe ai caselli, senza modificare il piano di maggiori investimenti per la rete e per la manutenzione. Non do numeri. Ma la proposta è insufficiente. Comunque, al di là di Aspi, va rivista la cultura del rapporto tra il privato e il pubblico. Il pubblico ha un interesse prevalente e se non ha la forza di farlo valere si crea uno squilibrio che è un danno anche per il privato perché si abbassa la qualità. La tragedia di Genova purtroppo è una lezione”.

Sulla possibilità che Aspi possa evitare la revoca, dice: “L’adozione dell’eventuale revoca poggia su due basi: giuridica ed economica. Vanno valutate entrambe. Le decisioni del caso verranno condivise con il premier e con i ministri”. Quanto ai tempi “non mi sbilancio. Ma la verifica è praticamente conclusa”. Infine, per la ministra su quale sia il ruolo dello Stato, chiosa: “Anche lo Stato non può limitarsi a puntare il dito. Deve farsi carico di una maggiore capacità di controllo. La norma non è la revoca ma segna il riequilibrio nel rapporto tra pubblico e privato nella gestione dei beni comuni, prevedendo la responsabilità della cattiva gestione oggi assente dalle convenzioni. Il Parlamento potrà migliorarla”.

“Maxi multa? Non scherziamo. Lo Stato non accetta carità – affermano fonti M5S -, solo giustizia per le vittime. Per chi ha causato il crollo del ponte Morandi non ci saranno sconti. Ci sono le famiglie di 43 vittime che ancora attendono giustizia. La revoca della concessione ad Autostrade va inoltre nella direzione di un successivo abbassamento dei pedaggi. Bisogna cambiare il sistema degli affidamenti”. “Per noi l’opzione è la revoca – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli -, come abbiamo già detto più volte. Dopodiché, sentiremo il ministro De Micheli, che ovviamente ha il dossier insieme alla presidenza del Consiglio, ma noi non vediamo alternative alla revoca”.