Sulla Manovra ancora tensioni nella maggioranza. Questa sera Conte riunirà il Consiglio dei ministri. La Ue vuole risposte entro mercoledì

Ore decisive per la Manovra. Il premier Giuseppe Conte, dopo aver tenuto una serie di incontri con i partiti e i capi delegazione di M5S e Pd, ha convocato una riunione del Consiglio dei ministri per questa sera. Sul futuro della legge di Bilancio restano, infatti, ancora tensioni nella maggioranza, in particolare con il Movimento Cinque Stelle.

Il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, si è detto “fiducioso” in una soluzione, ma ha sottolineato che, senza il Movimento, non esiste manovra e non esiste governo. Anche il leader dem, Nicola Zingaretti, ospite a Non è l’Arena, ha avvertito Conte: “il governo viene meno con le polemiche”. Aggiungendo che “il Pd farà di tutto per andare avanti”.

Ieri Conte aveva richiamato la maggioranza rispetto alla necessità di “fare squadra” avvertendo, proprio in merito alle tensioni sulla manovra, che “chi non la pensa così è fuori dal governo”. “La manovra – ha detto in particolare il presidente del Consiglio – è stata approvata, salvo intese tecniche, vuol dire che si possono fare approfondimenti tecnici. La manovra è stata deliberata, approvata da ministri di tutte le forze politiche, anche del M5S. Ragionevolmente ci ritroveremo (oggi, ndr), anche per un confronto con le forze politiche: abbiamo approvato la manovra salvo intese ed è bene un momento di confronto per gli ultimi dettagli e per verificare le ultime posizioni delle forze politiche su questi dettagli”.

Parole su cui è poi intervenuto Di Maio, dicendosi meravigliato da “toni” che “sorprendono e addolorano”. “Non c’è nessun ultimatum contro un ultimatum. Io – ha aggiunto il leader pentastellato – credo soltanto che bisogna fare in modo che in questo governo ci sia meno nervosismo, meno prese di posizione dure e mettere al centro le persone e non le proprie opinioni”.

“Sono soddisfatto – ha poi aggiunto Di Maio, parlando da Matera – perché finalmente si riunisce questo vertice di maggioranza che stavamo chiedendo da un po’, un vertice di governo che deve servire a mettere nella legge di bilancio tre proposte che per noi sono imprescindibili, cioè o si fanno o non esiste ancora la manovra: la prima è il carcere agli evasori e la confisca per sproporzione ai grandi evasori, che evade più di cento mila euro all’anno deve essere punito seriamente col carcere e bisogna confiscargli più di quanto ha evaso”.

“Il secondo punto – ha aggiunto il ministro degli Esteri – per me vanno bene le multe ai commercianti che non utilizzano il pos ma se gli abbattiamo i costi del pos, se gli abbattiamo i costi delle carte di credito perché altrimenti rischiamo di trovarci in una situazione in cui stiamo introducendo una nuova tassa e non una multa per i commercianti. E poi il terzo punto: le giovani partite Iva continuino a pagare solo il 15% di tasse, cosa che così non è in questa manovra in cui gli si alzano le tasse”.

La Commissione Ue, intanto, ha inviato all’Italia una lettera per chiedere informazioni supplementari sulla bozza della legge di Bilancio presentata la scorsa settimana. Anche altri Paesi, tra cui la Spagna, riceveranno simili richieste di chiarimenti. Roma dovrà fornire risposte a Bruxelles entro mercoledì 23 ottobre.