Palazzo Chigi smentisce il Pd. Nessun conflitto di interessi sul caso Carige. “Conte non è stato consulente di Mincione e non ha mai avuto uno studio professionale associato con Alpa”

Secca smentita di Palazzo Chigi sulle accuse del Pd in merito al caso Carige

Dem all’attacco sulla vicenda Carige. Il Pd, dopo il decreto di Palazzo Chigi per il salvataggio della banca ligure, ha ipotizzato un conflitto d’interesse per il premier Giuseppe Conte che, secondo il Partito democratico, sarebbe stato “socio di Guido Alpa, a lungo consigliere di Carige e della sua Fondazione” e a sua volta “consulente di Mincione, banchiere socio Carige”.

Fonti di Palazzo Chigi smentiscono l’esistenza di un conflitto di interessi, diretto o indiretto, con le decisioni assunte dal presidente del Consiglio. Fonti di Governo negano, inoltre, che Conte sia stato consulente di Raffaele Mincione: “non lo ha mai incontrato o conosciuto, neppure per interposta persona”. E per quanto riguarda l’avvocato Guido Alpa, il premier “non ha mai avuto con lui uno studio professionale associato”.

Il Pd, in un’interrogazione urgente rivolta allo stesso premier, firmata da Simona Malpezzi e da altri 24 senatori dem, avevano chiesto se ieri Conte, al momento dell’approvazione del decreto su Banca Carige, “era in Consiglio dei ministri”, se si fosse “allontanato prima della decisione sulla banca Carige” e se ci fosse “un evidente conflitto di interesse tra il giro stretto delle amicizie professionali di Conte e i provvedimenti del governo”.