Quel para-guru motivazionale di Siri. Da Craxi a Salvini, tra libri e ipnosi. Ultima fatica letteraria dell’ex sottosegretario leghista. Dalla quarantena un pamphlet socratico sulla vita

In questi giorni di quarantena leggere un buon libro è una delle cose che ci è concesso fare, per fortuna. E qual miglior testo se non uno “motivazionale”? Ebbene proprio in questi giorni possiamo deliziarci con l’ultima fatica letteraria di Armando Siri. Dipende da te. Pensieri e appunti su una nuova società, questo il titolo scelto dal senatore leghista; un sequel ideale dell’altro imperdibile saggio in stile Osho (non quello delle frasi satiriche, quello “vero”) che il nostro ha dato alle stampe nel 2013: La luce e l’ombra – Consapevolezza e responsabilità dell’Uomo all’alba di una nuova epoca. “Sapere chi siamo equivale a sapere cosa desideriamo. Conoscere se stessi è il punto di partenza per realizzare lo scopo della nostra vita e per raggiungerlo, se lo vogliamo davvero, avremo a disposizione tutto ciò che serve. Nulla di più nulla di meno”, si legge nella quarta di copertina.

DA BETTINO A MATTEO. Ebbene, tutti conosciamo Siri come politico dell’inner circle salviniano – nel 2015 Matteo Salvini lo volle come suo responsabile economico – come ex sottosegretario alle Infrastrutture nel governo gialloverde e ideologo della flat tax, must della campagna elettorale leghista alle politiche del 2018. E per le sue vicende giudiziarie. Indagato per corruzione, Siri è indagato per una presunta tangente da 30mila euro, “data o promessa” al senatore, tramite Paolo Arata in cambio di un “aggiustamento” al Def 2018 sugli incentivi al mini-eolico, che finì per saltare. Per questa vicenda il premier Conte propose e ottenne la revoca della nomina del leghista a sottosegretario.

Siri è sotto inchiesta anche a Milano per autoriciclaggio, a causa della concessione in suo favore da parte della Banca Agricola di San Marino di due mutui ritenuti “anomali”. Ma in pochi sanno che la sua storia inizia da lontano, prima come collaboratore e amico di Craxi, poi come “giornalista” Mediaset (pur non risultando iscritto all’albo) poi come fondatore di un partito suo – Pin, Partito Italia Nuova – , con cui si candidò nel 2012 a Genova ottenendo lo 0,6%per approdare infine, nel 2014, alla corte del Capitano. Ma è proprio dal Pin che bisogna partire per comprendere la vera vocazione dell’ex sottosegretario: guru motivazionale.

PRATICHE OLISTICHE. Sarà per questa sua attitudine che il leader della Lega gli affida nel 2015 la Scuola di formazione del partito – e qui ritorna in ballo Pin – non nella forma di movimento politico ma di “associazione” ad esso collegata. SpazioPin, si legge nel sito web, è “un’Associazione nazionale che intende costituire dei centri di aggregazione e ricreazione con il fine di divulgare e diffondere attraverso conferenze, seminari, attività ludiche e ricreative, dibattiti, presentazione di libri e tutte le altre attività di comunicazione i principi delle discipline Olistiche e di tutte le Filosofie Umane e delle Conoscenze Antiche.

Intende ampliare gli orizzonti didattici di educatori, insegnanti ed operatori sociali in campo olistico, affinché sappiano trasmettere una nuova visione dell’Uomo e del suo rapporto con l’Universo e tutte le espressioni della natura”. Chissà se i partecipanti alle scuole politiche di formazione della Lega sanno che i soldi che hanno versato sono andati a finire alla suddetta associazione. Che fra le sue “alte e nobili” attività vanta anche quella di affittare impropri spazi, oltre che per i corsi ai leghisti, pure per master di ipnosi, sedute di meditazione e corsi per massaggi.