Rifiuti, blitz della Raggi alla Pisana: “Non vogliamo nuove discariche nella nostra città. La Regione faccia chiarezza e ascolti la voce dei tre milioni di cittadini”

“Oggi sono qui in Regione Lazio insieme ai presidenti dei Municipi di Roma per dire una cosa chiara: non vogliamo nuove discariche nella nostra città dopo che per 60 anni Roma ha sopportato il sito di Malagrotta, il più grande d’Europa, e visto che ne esistono già altre attive e capienti nel territorio del Lazio. La Regione faccia chiarezza e ascolti la voce dei tre milioni di cittadini romani”. E’ quanto ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che questa mattina è andata nella sede del Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, dove sono riuniti in protesta alcuni presidenti di Municipio di Roma di area Movimento 5 Stelle assieme ad alcuni consiglieri comunali e regionali pentastellati.

“Questa è una manifestazione molto civile – ha aggiunto la Raggi -, siamo qui con alcuni presidenti di Municipio che mi hanno chiamata allarmati per quello che sta accadendo. Vogliamo lanciare un messaggio chiaro. Vogliamo dire che i cittadini di Roma non accettano che vengano fatte altre discariche, calate dall’alto, in un regime di deroghe ambientali, che vanno ad impattare sulla salute dei cittadini. Vogliamo chiarezza. Vogliamo capire che cosa vuole fare la Regione Lazio, vogliamo capire perché, nonostante ci siano delle discariche funzionanti in Regione queste discariche debbano essere chiuse nonostante abbiamo ancora delle deroghe ambientali”.

“Roma – ha proseguito la sindaca – non può essere oggetto di ricatti politici. Sappiamo bene che la Regione ha ascoltato il territorio di Colleferro, che conta 20mila abitanti, noi diciamo che Roma ha 3 milioni di abitanti che vogliono essere ascoltati. Sappiamo che è quasi pronto il piano regionale che sarà approvato nel 2020, chiediamo che la discarica di Colleferro venga prolungata e continueremo a sederci al tavolo per fare un ragionamento di sistema ordinario e pianificato per il 2020”.

“Non siamo qui per dire una sequela di no – ha concluso – ma per dire sì a un piano regionale dei rifiuti ordinato e concordato, un piano che possa prevedere un’azione ordinaria sul territorio della Regione e non continuare con deroghe e provvedimenti straordinari, che non accontenta nessuno. Diciamo a Zingaretti di votare questo piano rifiuti e di concordarlo, basta con decisioni calate dall’alto e con i provvedimenti in deroga”.