Rimborsi Lega, la Cassazione ha deciso. Prescritta la truffa ai danni dello Stato contestata a Belsito e Bossi. Confermata la confisca di 49 milioni a carico del Carroccio

Prescritto il reato di truffa ai danni dello Stato per l’ex leader della Lega Umberto Bossi e per l’ex tesoriere Francesco Belsito, entrambi sotto processo per la vicenda dei rimborsi elettorali erogati al partito di via Bellerio tra il 2008 e il 2010 ma non dovuti. E’ quanto ha deciso la sesta sezione (feriale) della Corte di Cassazione, dopo circa cinque ore di camera di consiglio. Resta confermata, invece, la confisca dei 49 milioni di euro a carico della Lega, ma non quelle nei confronti degli imputati. Belsito resta responsabile del reato di appropriazione indebita. In questo caso, per l’ex tesoriere del Carroccio, ci sarà la rideterminazione della pena in Appello. Al termine della requisitoria, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Marco Dall’Olio, aveva chiesto di confermare la sentenza della Corte d’Appello di Genova del 26 novembre scorso, in seguito alla quale Bossi era stato condannato a un anno e 10 mesi e Belsito a 3 anni e 9 mesi con la conferma della confisca nei confronti della Lega. “Sono anni che vanno avanti con questi 49 milioni, a me non cambia niente. Non mi cambia la vita”, ha commentato Matteo Salvini, interpellato dai giornalisti a margine della festa della Lega in corso ad Arcore.