Salvini soffia sul fuoco. E cita Leonardo da Vinci per riaccendere il Tav: “Anche lui sarebbe stato bloccato dall’analisi costi benefici”

“Anche Leonardo da Vinci sarebbe stato bloccato dall’analisi costi benefici perché anche ai suoi tempi ci sarebbe stato un funzionario capace di sostenere che le sue opere non stavano in piedi”. A poche ore dalla conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, il leader della Lega, Matteo Salvini, continuava a soffiare sul fuoco. “Con i colleghi francesi siamo d’accordo che è meglio far viaggiare le merci con la Tav, e quindi completarla, non è puntiglio politico, è buonsenso”, ha detto chiaro e tondo. E non importa che l’analisi costi-benefici realizzata proprio su input del Governo abbia dimostrato che l’opera è inutile e sconveniente. Il secondo avviso ai naviganti è sulla Flat Tax. “Abbiamo le spalle larghe e se l’Europa e i mercati vogliono giudicare per quel che questo paese è realmente vengano qui – ha aggiunto -. Non so quanti altri possano avere questa eccellenza con una tassazione iperbolica, burocrazia, e giustizia lenta”. Insomma, un ultimatum al presidente del Consiglio nel giorno dell’ultimatum del presidente del Consiglio.