Secondo l’Aifa il vaccino contro il Covid-19 arriverà tra circa un anno. Speranza: “Dati monitoraggio sono incoraggianti. Ma guai a pensare che la partita sia vinta”

Gli indicatori mostrano che le cose stanno andando “benino”, il virus continuerà a circolare “ma mi sembra che globalmente stia aumentando la resilienza delle regioni, ovvero la capacità di identificare nuovi focolai. E’ quanto ha detto, nel corso della consueta conferenza stampa settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, dedicata all’emergenza Coronavirus, il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. “Vogliamo che questa attenzione – ha aggiunto – venga mantenuta costantemente elevata, anche nel periodo estivo. Possiamo essere sollevati ma questo non vuol dire che il pericolo sia alle spalle”.

“Esistono più vaccini promettenti – ha spiegato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini -, ce ne sono 5-6 in fase avanzata e anche l’Italia partecipa. Il tempo ragionevole è primavera o estate prossima, non penso che per settembre vi sia alcun vaccino disponibile anche contando i risultati molto buoni dei primi studi. Speriamo per l’anno prossimo, speriamo sia più di uno e che la capacità di produzione sia adeguate, ma ci sono accordi internazionali”.

“I dati del monitoraggio – ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza – sono al momento incoraggianti. Ci dicono che il Paese ha retto bene le prime aperture del 4 maggio. Ma guai a pensare che la partita sia vinta. Serve massima cautela. Basta poco per vanificare i sacrifici fatti finora”.