Slitta a domani la decisione della Consulta sull’ammissibilità del referendum sulla legge elettorale. Calderoli: “La mia impressione è molto positiva”

E’ slittata a domani la decisione della Corte costituzionale, inizialmente annunciata per oggi, sull’ammissibilità del referendum sulla legge elettorale proposto da 8 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Sardegna) governate dal centrodestra. I giudici dedicheranno alla discussione sul tema una camera di consiglio domattina, dopo l’udienza a porte chiuse di oggi in cui sono intervenuti gli avvocati dei promotori e quelli degli oppositori al quesito.

Nel quesito referendario, che ha già passato l’esame della Cassazione, i proponenti chiedono “l’abolizione del metodo proporzionale nell’attribuzione dei seggi in collegi plurinominali nel sistema elettorale della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica”. Le modifiche proposte escluderebbero il metodo proporzionale trasformando la legge elettorale in un sistema maggioritario puro.

“Ottimista? Se non lo fossi non avrei mai cominciato” ha detto il senatore Roberto Calderoli, a margine della camera di consiglio di oggi. “La mia impressione – ha aggiunto l’esponente leghista – è molto positiva. La relazione è stata assolutamente oggettiva e fedele ai contenuti del referendum”. Calderoli definisce, invece, “inconsistenti” le ragioni dei contrari e “molto forti” quelle dei proponenti. “Confido – ha concluso il senatore del Carroccio – che venga data al popolo la possibilità di una legge elettorale che consenta a chi vince di governare”.