Stadio della Roma, archiviata l’inchiesta sulla Raggi. Per il gip non ci sono elementi per desumere che la sindaca abbia agito per favorire qualcuno

È stata archiviata dal gip della Capitale, Costantino De Robbio, l’inchiesta per abuso d’ufficio che vedeva indagata la sindaca, Virginia Raggi, dopo l’esposto presentato dall’architetto Francesco Sanvitto per conto dell’associazione “Tavolo della libera urbanistica”. Nella denuncia si ipotizzava un possibile abuso d’ufficio legato alle procedure con le quale il Comune ha scelto di pubblicare il progetto per il nuovo stadio della Roma, approvato dalla Regione Lazio nella Conferenza dei Servizi, prima di farlo approvare dal Consiglio Comunale.

Per il gip “non ci sono elementi per desumere che la sindaca”, difesa dagli avvocati Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, “abbia intenzionalmente agito per favorire qualcuno e non sembrano potersi ricavare da un ulteriore eventuale approfondimento delle indagini come richiesto dall’apponente”. Nel documento, si affermava che “il verbale della Conferenza dei Servizi non solo non è stato sottoposto alla prima seduta utile come richiesto dall’art. 62 comma 2bis del DL 2017/50 ma non è stato mai sottoposto al Consiglio Comunale, bensì si è proceduto alla pubblicazione che sarebbe dovuta intervenire dopo che la variante fosse stata eventualmente approvata dal Consiglio Comunale”.

Immediato il commento della sindaca: “Ho agito, come sempre nella massima trasparenza. Non è stata concessa nessuna scorciatoia, nessuna via preferenziale. Credo nella trasparenza dell’azione amministrativa e continuerò ad agire nel nome di questo valore”.