Stop all’Iva e alle tasse sul lavoro. Già centrati i primi obiettivi. Parla Donno (M5S): “Interventi triennali sulle buste paga. Ora avanti con il voto ai sedicenni e il tagliapoltrone”

Disinnescare l’aumento dell’Iva e tagliare il cuneo fiscale. Primo obiettivo centrato. Per il secondo, l’orizzonte è triennale: “Iniziamo a farlo con 2,7 miliardi nel 2020. Metteremo il doppio nel 2021”. Parola del capogruppo M5S in commissione Bilancio della Camera, Leonardo Donno. Che ora accelera sul voto ai 16enni e il tagliapoltrone.

Tra gli obiettivi del Movimento 5 Stelle per la prossima Manovra c’era innanzitutto la sterilizzazione dell’Iva. Un obiettivo confermato dalla nota di aggiornamento al Def. Un buon punto di partenza?
“Questo Governo è nato per non far aumentare l’Iva e per tagliare il cuneo fiscale. Questi erano i primi obiettivi che ci siamo prefissi, due promesse fatte agli italiani che abbiamo rispettato. Ma nella Manovra non c’è solo la sterilizzazione dell’Iva: avremo subito l’assegno unico per le famiglie che fanno figli, asili nido gratis, la conferma di due miliardi per la sanità ed una seria lotta all’evasione fiscale”.

La coperta però è corta. Per il taglio del cuneo fiscale restano 2,7 miliardi, circa la metà di quanto inizialmente ipotizzato. Si poteva fare di più?
“Sono 30 anni che ci dicono che occorre abbassare il costo del lavoro. Noi, finalmente, iniziamo a farlo con 2,7 miliardi nel 2020. Metteremo il doppio nel 2021. Il nostro orizzonte è triennale e siamo convinti di poter portare a casa quello che abbiamo detto in campagna elettorale nel 2018. Siamo stati votati per fare le cose e mettere più soldi nelle buste paga dei lavoratori, per questo Governo è prioritario”.

Intanto si allarga il fronte del sì alla proposta di abbassare da 18 a 16 anni l’età minima per eleggere la Camera, mentre è già all’esame del Parlamento la legge costituzionale per portare da 25 a 18 anni quella per il Senato. Quale presupposto anima queste riforme ed è davvero convinto che a 16 anni i giovani abbiano già la capacità di maturare una scelta consapevole?
“Lo abbiamo visto giusto qualche giorno fa cosa sono in grado di esprimere i giovani. Il presupposto è questo, ossia la piena consapevolezza e padronanza di mezzi a disposizione dei nostri ragazzi per prendere in mano il loro futuro, anche attraverso le votazioni. Quindi assolutamente sì: d’accordissimo sul voto ai 16enni. Bene anche l’abbassamento dell’età per l’elettorato attivo del Senato a 18 anni, mi auguro che l’approvazione definitiva arrivi al più presto”.

A proposito di riforme, il 7 ottobre approda alla Camera il taglio dei parlamentari per l’ultima lettura. Un traguardo storico, secondo Di Maio. Crede che il via libera definitivo possa accelerare anche la revisione della legge elettorale?
“Ieri è stato dato mandato al relatore, quindi intanto la notizia è che si conferma la tabella di marcia. Lunedì saremo tutti in Aula per lo sprint finale. Dopodiché si potrà parlare di legge elettorale. Occorre una sintesi tra forze politiche che – ne sono convinto – arriverà. Dobbiamo dare agli italiani uno strumento efficace”.

E’ iniziata la visita in Italia del segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. Proprio negli Stati Uniti si è svolta l’ultima missione del ministro Di Maio. Come giudica questi primi giorni di attività sul fronte della politica estera del Governo?
“Piena fiducia al ministro Di Maio. Le sue prime azioni da titolare della Farnesina convincono e rassicurano. È circondato da uno staff competente, mentre sul fronte delle relazioni con i suoi omologhi a New York ho notato già molta disinvoltura. E poi – come è già capitato – non esiterà a far valere con forte determinazione le ragioni del nostro Paese. Siamo ben rappresentati”.