Sugli F35 non si torna indietro. Guerini conferma l’avvio della seconda fase del programma di acquisto dei supercaccia. “Indubbie opportunità di sviluppo per Cameri”

“Ritengo che la partecipazione italiana al programma F35 risponda, da un lato, a specifiche esigenze in termini di efficienza e modernità dello strumento militare nazionale e, dall’altro, rappresenti un’opportunità di crescita tecnologica ed occupazionale per l’industria nazionale di settore. Partendo da queste premesse, volendo capitalizzare gli investimenti fin qui fatti e valorizzare le opportunità offerte dal programma, ho dato avvio alla fase 2 del programma stesso”. E’ quanto ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in audizione davanti alle Commissioni Difesa di Camera e Senato, a proposito del programma di acquisto dei supercaccia.

Guerini ha spiegato che la scelta conferma “ciò che era già stato definito e comunicato alla Direzione di programma, nella pianificazione del 2017, e mai modificato successivamente”. “Peraltro – ha detto ancora il ministro della Difesa – la fase 2 del programma rappresenta la condizione imprescindibile per l’auspicabile salto di qualità per il sito di Cameri, al fine di renderlo pienamente complementare allo stabilimento americano di Fort Worth, che è vicino al limite di saturazione della produzione”.

“Ciò offre indubbie opportunità di ulteriore sviluppo per Cameri – ha concluso Guerini -, anche in relazione alla possibile adesione di nuovi partner europei al programma, su cui stiamo lavorando con grande impegno, a patto che il nostro stabilimento sia pienamente operativo con le commesse nazionali e sia sempre più in grado di lavorare, garantendo i tempi di consegna e gli standard qualitativi richiesti”.