Sul Tav il Pd non si dà pace. Ora c’è pure l’esposto alla Corte dei conti. Delrio e Chiamparino: “Lo stop alle gare configura un danno erariale”

Esposto del Pd alla Corte dei Conti sugli appalti del Tav

Nuovo giorno di impasse sulla questione Tav. Se il ministro Danilo Toninelli ha garantito che l’analisi costi-benefici sarà diffusa per la metà di febbraio, sull’altro fronte il Pd ha annunciato un esposto alla Corte dei conti “per verificare se lo stop alle gare della Torino-Lione configuri un danno erariale”. Ad annunciarlo sono stati Graziano Delrio (nella foto) e Sergio Chiamparino. Delrio ha ricordato che per Telt, la società incaricata di realizzare la Tav, “ogni mese di ritardo comporta un costo di 75 milioni di euro”. A loro ha replicato lo stesso Toninelli poco dopo: “Questi sono quelli che, pur di fare il Tav, hanno abbassato la testa di fronte alla Francia e accettato di pagare il 60% del tunnel di base quando, in realtà, solo 12,5 km si trovano in Italia e 45 sono in territorio francese”.