Tria assicura che non sarà necessaria una manovra correttiva. E sul successore di Draghi alla Bce: “A noi interessa avere un italiano nel board, buono almeno come lo è stato lui”

La riposta alla lettera della Commissione Ue, contenente rilievi sul debito italiano, “è diretta a spiegare alla commissione europea cosa è accaduto e a dare spiegazioni su quello che ci hanno chiesto nella lettera”, per evitare di arrivare alla richiesta di una manovra correttiva. E’ quanto ha detto oggi il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, aggiungendo che “le manovre correttive non servono”. “Le cose – ha sottolineato Tria – stanno andando per il verso giusto quindi non ce ne sarà bisogno”.

“Ci sono vari candidati di vari Paesi ma dire un tedesco, un francese o un finlandese da un mio punto di vista è fuorviante”, ha aggiunto Tria parlando da Trento del successore di Mario Draghi alla guida della Bce. Alla domanda se potrebbe andare bene il tedesco Jens Weidmann, Tria ha risposto: “Nessun candidato mi spaventa. Certo che a noi interessa avere un italiano nel board della Bce ma l’importante che ci sia un presidente buono almeno come è stato Draghi”.