Tronca da settimane fa lo sceriffo anti-affittopoli capitolina. Ma è solo un mezzo per arrivare al suo vero obiettivo: la poltrona di capo della Polizia o dei Servizi segreti interni

di Stefano Sansonetti

La Polizia, i servizi segreti interni, il coordinamento generale degli 007. Per carità, nella sua testa sicuramente ci sarà una preferenza. Alla fine della fiera, però, l’obiettivo è semplicemente uno: ottenere una poltrona, qualunque essa sia. Per questo agli osservatori più attenti non è sfuggita la grande attività di marketing messa su dal commissario prefettizio di Roma, Francesco Paolo Tronca. Il quale, per dare una bella lucidata al curriculum in vista dell’imminente tornata di nomine in preparazione a Palazzo Chigi, ha deciso di puntare forte sull’affittopoli romana. Insomma, a quanto pare lo “sceriffo” Tronca  sta brandendo l’arma della lotta ai furbetti del mattone capitolino per conquistare punti in vista di una bella poltrona. Quale?

LE OPZIONI. C’è che tira in ballo lo scranno di responsabile dell’Aisi, i servizi segreti interni. C’è chi rilancia con l’incarico di numero uno della Polizia. E’ c’è anche chi ventila la possibilità della poltrona più importante al Dis, il coordinamento dei nostri servizi segreti. Qualunque sia l’esito finale, di sicuro Tronca ieri ha messo sul tavolo l’ennesimo piatto forte del suo menù a base di affittopoli. Con alcune dichiarazioni che sono sembrate inserirsi in una sorta di argenteria da rendere ben visibile. Ebbene, dopo aver comunicato che nel centro di Roma l’85% degli inquilini di immobili comunali non paga o è moroso (per un danno stimato in 4,5 milioni), e dopo aver ricordato che su 28 mila unità abitative comunali c’è una morosità storica che ha superato i 350 milioni di euro, Tronca ha voluto appuntarsi una bella medaglia sulla giacca: “Se si vuole le cose si possono fare. Basta ricorrere all’incrocio di banche dati, ad una piattaforma informatica dedicata e alla tecnologia che ci aiuta moltissimo”. Poi, riferendosi alla situazione del centro storico, ha aggiunto una constatazione ben precisa. “Su questi 574 immobili disponiamo di tutti i dati relativi a ogni singola posizione, partendo da quella del titolare, il reddito, lo status giuridico nei confronti dell’immobile”, ha chiarito, concludendo che il tutto è stato possibile “incrociando questi dati, che non possiamo rendere pubblici a parte alcune voci, per rispetto della privacy”. Come dire: io so tutto dei furbetti romani.

GLI SVILUPPI. Che poi, a dirla tutta, questa situazione è arcinota da decenni, a Roma. Per questo c’è chi fa notare come Tronca abbia scoperto l’acqua calda. Ma l’obiettivo del commissario, evidentemente, è quello di sistemarsi su una bella poltrona strategica. Non sarà facile, però. Per l’Aisi, infatti, ci sono in ballo anche l’ex capo dei Ros, Mario Parente, e il generale Emanuale Saltalamacchia, comandante dei Carabinieri della Toscana. Per la Polizia, invece, in lizza c’è anche il prefetto di Roma Franco Gabrielli. Infine l’incarico al Dis è a dir poco complicato, visto che l’attuale numero uno, Giampiero Massolo, va verso una conferma. Tronca, però, ci crede. E spera che il “brand” di “sceriffo” contro l’“affittopoli” romana possa aiutarlo.

Twitter: @SSansonetti