Troppo sesso, troppe donne. Il Cav andava condannato. Putin fa il sociologo: “Se Silvio fosse stato gay, niente accanimento”

di Angelo Perfetti

Dopo le letture politiche, integraliste, complottiste e dietrologiche, ci mancava la lettura di genere sulle vicende berlusconiane. Ci ha pensato Vladimir (Putin, non Luxuria) a offrire questa perla di saggezza sociologica. Un volo pindarico sulle montagne… russe per dimostrare come la condanna di Silvio, dell’amico Silvio, sia sostanzialmente dovuta all’invidia che le toghe (rosse, ma così ormai diventa un dettaglio) avevano per le prestazioni sessuali dell’ex premier con le migliori proposte che il mercato (in senso metaforico, ovviamente) delle italiche (e non solo) bellezze proponeva. Fosse stato gay, termine che per il presidente russo equivale nel migliore dei casi alla definizione di “malato”, il popolo italiano sarebbe stato più clemente. “Berlusconi è sotto processo – ha detto testualmente l’amico Putin – perché vive con le donne, ma se fosse stato omosessuale, nessuno avrebbe osato toccarlo’’. Recentemente Putin è finito nel mirino degli attivisti dei diritti umani per la controversa legge russa che, proibendo la cosiddetta ‘’propaganda gay’’, vieta la diffusione ai minori di informazioni sull’omosessualità. Chissà se il presidente russo sapeva che in Italia proprio oggi si discuteva dell’omofobia in Parlamento. Immediata la replica di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, che su twitter ha chiosato: “Fa davvero tenerezza Putin, noto esperto di diritti umani, nel difendere il suo amico Berlusconi. Putin dice che la colpa di Berlusconi è di non essere gay. Peccato, anche perché i due si piacciono molto”. Meno ironico è il cattolicissimo Rocco Buttiglione, oggi Scelta civica, che sul tema non scherza neanche un po’: “Continuo a pensare che l’omosessualità sia moralmente sbagliata e che i diritti di chi non la pensa come me vadano tutelati”.
Tornando a Putin e Silvio, ricordiamo che sono entrambi single (Silvio ha divorziato da Veronica, Putin e Ljudmila hanno annunciato pubblicamente all’inizio di giugno 2013 la fine del loro matrimonio). Nulla di più facile che immaginarli in scorribande erotiche con compiacenti olgettine d’Oltre Cortina in una dacia approntata per l’occasione. Facile, ma non è una bella immagine. E forse ha ragione lui: questo fotogramma dei due leader impegnati in acrobazie al viagra è decisamente intollerabile; per chi non ammette la vita lasciva è un esempio da condannare, per chi invece vorrebbe stare al suo posto è un concorrente da eliminare. Beh. missione compiuta.