L’Uefa si arrende all’epidemia. Capitolano pure i signori del pallone. L’Unione calcistica continentale alza bandiera bianca. Stop a Champions ed Europa League, rinviati gli Europei

Erano gli ultimi giapponesi ma alla fine hanno dovuto prendere atto anche loro che davanti a un’emergenza come quella creata dal coronavirus è necessario che pure il calcio si fermi. Non era accettabile lo stop del campionato nazionale, annunciato con l’ultimo decreto dal premier Giuseppe Conte, e continuare a giocare in Europa. Considerando anche che gli stessi calciatori, come è emerso con le notizie delle prime vittime, non sono immuni al Covid-19 e non basta dunque disputare le partite a porte chiuse per evitare rischi. Ieri i dirigenti della Uefa hanno così dovuto alzare bandiera bianca e bloccare Champions ed Europa League.

MEGLIO TARDI CHE MAI. Dopo il rinvio delle partite di Real Madrid e Juventus, l’organo che gestisce il calcio europeo ha ufficializzato l’interruzione degli incontri validi per gli ottavi di finale previsti la prossima settimana e degli altri match. Una decisione presa dopo una riunione in conference call con i rappresentanti delle 55 federazioni e delle leghe nazionali. La Uefa del presidente sloveno Aleksander Čeferin (nella foto) ha poi invitato i rappresentanti delle 55 federazioni affiliate, i consigli della European Club Association e delle leghe europee e un rappresentante di FIFPro a un meeting in videoconferenza per martedì prossimo, in cui discutere le risposte alla pandemia.

“La priorità in questo momento resta la salute, poi quando la situazione migliorerà e si potrà tornare a giocare, sarà fondamentale portare a termine i campionati per limitare l’impatto negativo sull’intero ecosistema calcistico degli effetti del coronavirus”, hanno subito sostenuto a reti unificate le leghe europee, puntando su “cooperazione, coordinamento e flessibilità”. Destinati al rinvio infine gli Europei in programma dal 12 giugno, affinché in quel mese ci sia tempo per portare a termine il campionato, sospeso per l’emergenza coronavirus, come sostiene la Lega Serie A.

TUTTO PARALIZZATO. Ma a doversi fermare non è ovviamente solo il grande calcio. Alla fine ad arrendersi sono stati infatti anche gli organizzatori delle olimpiadi di Tokyo, che dopo aver esordito a porte chiuse hanno dovuto interrompere gli altri appuntamenti, sperando che non saltino anche i Giochi Olimpici. Addio inoltre al Giro d’Italia, dopo gli stop della Milano-Sanremo e della Tirreno-Adriatico: tutto rinviato a data da destinarsi. Idem per la Parigi-Nizza, con l’arrivo previsto domani nella città della Costa azzurra annullato. Cancellate infine la corsa inaugurale del mondiale di Formula 1, congelando il gran premio d’Australia, le tappe in Bahrein e Vietnam, le World Series della 36/a America’s Cup di vela previste a Cagliari, l’Nba e il Pga Tour di golf negli Usa. “La vita viene prima di tutto, dico forza a chi sta combattendo contro il virus”, ha affermato Cristiano Ronaldo, simbolo del calcio attualmente in quarantena in Portogallo.