Ultime limature per la Manovra. Il testo approda oggi al Senato. Il voto in Aula entro venerdì. Gualtieri: “Non è stato facile ma abbiamo saldato il conto del Papeete”

Approda oggi, in commissione Bilancio al Senato, l’emendamento alla Manovra frutto dell’accordo raggiunto in maggioranza la scorsa settimana. L’ufficio di presidenza della commissione ha aggiornato i lavori, ipotizzando l’approdo in aula del testo per giovedì 12 dicembre e, con la fiducia, di licenziarlo venerdì. Confermata quindi la volontà di approvare la legge di bilancio in due sole letture, blindandola a Palazzo Madama ed escludendo modifiche alla Camera. “C’è stato un dibattito vivace per usare un eufemismo – ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervistato a In mezz’ora in più –, c’è spesso una attenzione eccessiva al giorno per giorno e troppa poca capacità di tenere i nervi saldi e di guardare le cose un po’ più in prospettiva. Io ho l’ottimismo della volontà. E’ stata una settimana impegnativa. C’è una tendenza alla drammatizzazione, ma resta la mia fiducia”.

“Alla fine abbiamo saldato il conto del Papeete – ha aggiunto Gualtieri -, una manovra che è riuscita nel miracolo. Non era facile fare una manovra con quella eredità. I problemi esistono, ma li stiamo superando. Ero ottimista che avremmo trovato un accordo, ero fiducioso e continuo ad essere fiducioso. Abbiamo fato l’investimento più rilevante sulla riduzione del cuneo fiscale, che significa meno tasse per gli stipendi della maggioranza di persone. Il primo scaglione partirà il primo luglio e verrà ridotto il peso della pressione fiscale. Questa è una manovra che è riuscita a evitare un grande aumento dell’Iva senza toccare un euro per la ricerca, per la scuola, e aumentando gli investimenti”.

“Sarebbe stato meglio fare le due lettura parlamentari – ha aggiunto il ministro dell’Economia -, non sono affatto contento di questo ma ci sono ragioni abbastanza oggettive, il governo si è insediato tardi, il lavoro di preparazione della manovra è iniziato dopo rispetto a quando sarebbe dovuto iniziare, è abbastanza fisiologico. Penso che daremo parere negativo a questo emendamento – ha detto Gualtieri a proposito della stretta contro le finte prime case – ma dovremo esaminarlo, questo non è un emendamento del governo. Stiamo parlando di un emendamento del relatore che vuole adeguare il regime delle regole alle sentenze della Cassazione che si può avere solo una prima casa. Ci sono anche fenomeni di false doppie prime case ma bisogna assolutamente evitare di colpire famiglie che ad esempio legittimamente lavorano in posti diversi”.

“Matteo Salvini farebbe bene a documentarsi meglio: in manovra bonus asili nido a 3000 euro (e 2500 per famiglie da 25.000 a 40.000 Isee). In più 2,5 miliardi per la costruzione di nuovi asili. Ci vediamo a gennaio” ha scritto poi Gualtieri su Twitter rispondendo alle critiche mosse dal leader della Lega, Matteo Salvini. “In questo modo – ha scritto il ministro dell’Economia in un secondo tweet allegando le foto della norma – il bonus aumenta e consentiamo di coprire le spese per l’asilo nido al 90% della popolazione Isee”.

“L’impianto della manovra che ci accingiamo a varare non si è limitato solo a scongiurare l’aumento dell’Iva e delle accise sui carburanti che sarebbe scattato con le clausole di salvaguardia. Ha cercato anche di dare dei significativi segnali a favore di investimenti, innovazione e coesione sociale, mantenendo il debito pubblico su un sentiero credibile di sostenibilità” ha detto, invece, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo al Rome Investment Forum 2019. “L’Italia – ha aggiunto il premier Conte – è tornata a crescere ma stenta a tenere il passo degli altri paesi europei. Una ripresa degli investimenti e un ambiente più favorevole alle iniziative imprenditoriali sono essenziali per avviare un processo virtuoso. Alcune polemiche nel dibattito pubblico non fanno bene al Paese, sono incomprensibili e non aiutano ad attrarre investimenti esteri”.