Via libera del Senato alla richiesta della Procura di Milano di analizzare il cellulare di un collaboratore di Siri. L’inchiesta riguarda due mutui sospetti contratti a San Marino

La giunta per elezioni e le immunità del Senato ha dato il via libera alla richiesta di autorizzazione, avanzata dalla Procura di Milano, per il sequestro del telefono del collaboratore dell’ex sottosegretario leghista, Armando Siri. La vicenda riguarda il sequestro di un Apple Iphone X in uso a Marco Luca Perini. Uno smartphone che era stato recuperato lo scorso 29 luglio durante una perquisizione, nell’ambito dell’inchiesta, che vede indagato Siri ma anche il suo collaboratore, relativa a due mutui sospetti contratti a San Marino, portata a termine dai finanzieri di Milano e in cui, secondo i pm, potrebbero esserci elementi determinanti.

“Non c’è nessuna persecuzione da parte della magistratura – ha osservato la capogruppo M5s in Giunta, Elvira Evangelista – che ipotizza un’appropriazione indebita aggravata per un prestito agevolato in violazione delle norme creditizie”. “L’autorizzazione a procedere è stata proposta, dopo ampia discussione in Giunta, sulla scorta di canoni metodologici individuati dalla Corte costituzionale, con la sentenza 188 del 2010. Fra i quali la necessità di atti motivati in termini di non implausibilità”, ha spiegato, invece, il relatore, Francesco Urraro (M5s), specificando che il merito della scelta spetterà alla magistratura.