Zingaretti prepara 355 assunzioni. Grazie al Reddito di cittadinanza. Risorse per potenziare i Centri per l’impiego. Ma la Regione chiama pure esperti di comunicazione

Concorsi e contratti. La Regione Lazio si prepara ad assumere 355 persone e senza spendere un centesimo. Le risorse per i nuovi posti di lavoro arrivano infatti interamente dalla legge sul Reddito di cittadinanza. Un’infornata che dovrebbe servire a potenziare i centri dell’impiego, disposta approvando il piano triennale del fabbisogno di personale della giunta regionale del Lazio e che vede tra le caselle disponibili anche quelle per esperti di “valutazione della performance e in analisi e valutazione delle politiche pubbliche” e di esperti in “comunicazione e relazioni istituzionali”.

LA CHANCE. La legge sul Reddito di cittadinanza voluta con forza dal Movimento 5 Stelle consente assunzioni di personale finalizzate a potenziare appunto i centri per l’impiego e ha consentito alla Regione Lazio, a partire da quest’anno, di aumentare così il proprio organico. Un indirizzo dato con il piano straordinario adottato dal Ministero del lavoro dopo l’intesa trovata nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. Per l’ente presieduto da Nicola Zingaretti sono state previste 417 unità di personale e sono stati assegnati 16,6 milioni di euro. Assunzioni i cui costi sono totalmente coperti dunque dalle risorse stanziate con la legge sul Reddito.

La giunta regionale ha quindi approvato il documento di pianificazione dei fabbisogni di personale, prevedendo che le stesse saranno comunque subordinate all’effettiva erogazione delle risorse stanziate e che se il trasferimento delle stesse risorse non dovesse avvenire prima della conclusione delle procedure di reclutamento le assunzioni verranno bloccate. In totale sono previsti 355 nuovi posti di lavoro, che dovrebbero essere finalizzati a potenziare i centri per l’impiego e le politiche attive del lavoro.

LA PROCEDURA. Su proposta del presidente Nicola Zingaretti, approvato il piano per il personale, la giunta ha quindi deciso di reclutare 25 esperti di valutazione delle performance, per un costo totale di 1,2 milioni di euro, 10 esperti di service designer, per oltre 480mila euro, 20 esperti di comunicazione istituzionale, su cui investire oltre 960mila euro, 20 esperti di area informatica, per 965mila euro, 20 esperti statistici, sempre per 965mila euro. E poi: 200 esperti di mercato e servizi per il lavoro, al costo di 9,6 milioni di euro, e 60 assistenti per il mercato e i servizi per il lavoro, su cui spendere 2,3 milioni di euro.

Tutto bandendo i relativi concorsi. Sette in totale. Necessari tra l’altro a poter ottenere le risorse previste dalla legge sul Reddito di cittadinanza e a poter utilizzare le graduatorie che si formeranno all’esito delle diverse prove. Un aiuto considerevole per un ente con notevoli vuoti nell’organico. Al 31 dicembre scorso il personale della giunta regionale risultava infatti composto da 4.239 persone a fronte di una dotazione organica prevista di 4.503, con 264 posti vacanti. E vuote risultavano tra l’altro ben 107 poltrone dirigenziali, essendo in attività soltanto 159 dirigenti sui 266 previsti. E ad aspirare a un posto al sole sarà un esercito.