25 aprile: attacco della Brigata Ebraica a Anpi e Sala per lo striscione “Cessate il fuoco”

È scontro aperto tra Brigata Ebraica, Anpi e Sala. Motivo del contenere lo striscione "Cessate il fuoco" che aprirà l'evento del 25 aprile

25 aprile: attacco della Brigata Ebraica a Anpi e Sala per lo striscione “Cessate il fuoco”

S’infiamma il confronto sul 25 aprile. Duro botta e risposta venerdì tra il sindaco Beppe Sala, l’Anpi e la Brigata Ebraica. Ad aprire le danze, il sindaco, che ha invitato la Brigata ebraica a non contestare lo striscione “Cessate il fuoco” che l’Anpi esibirà nel corso della manifestazione. “Ieri (giovedì, ndr) ho visto il presidente dell’Anpi Milano, Primo Minelli, cercherà di enfatizzare il valore repubblicano e antifascista del 25 aprile. Poi un po’ di controversia c’è su questo striscione del ‘Cessate il fuoco’ che però- precisa- è una dichiarazione che fanno tutti, anche il Papa”.

Anpi: “Sul 25aprile polemiche senza ragione d’essere”

D’accordo l’Anpi, secondo la quale le polemiche della Brigata Ebraica sullo striscione “non hanno ragione di esistere”, perché quella “è la giornata dell’antifascismo” e lo slogan principale della manifestazione sarà “W la Repubblica antifascista”. “Ha ragione il sindaco Sala, sono polemiche strumentali. Dobbiamo essere uniti e deve essere una giornata di festa della Liberazione. Poi ognuno di noi avrà modo di dire quel che ritiene opportuno sulla guerra e la pace”, ha detto Minelli. Che si aspetta che saranno numerose le partecipazioni al 25 aprile anche da parte di figure della politica del centrosinistra.

“Ancora non abbiamo conferme ma conoscendo cosa succede a Milano con il corteo nazionale io penso che ci saranno i segretari dei partiti di centrosinistra – ha detto -, dal Pd a Sinistra Italiana e credo anche il M5s. Aspettiamo conferme ma io credo che arriveranno Elly Schlein, Fratoianni e penso anche Conte, secondo me arriveranno tutti ma di confermato non c’è nulla”. “Sicuramente il mio è anche un auspicio perché la festa della liberazione è la festa di tutto l’arco parlamentare antifascista e quindi sono benvenuti coloro che si riconoscono in questa definizione”, aggiunge. “Di norma c’è anche la Brigata ebraica, ma ormai i confronti sono quasi esauriti e lunedì si chiude il cerchio”, ha concluso

Sul 25 aprile, inflessibili la comunità ebraica e la Brigata ebraica

Di tutt’altro tenore la replica di Davide Romano, presidente del museo della Brigata Ebraica: “Ringrazio il sindaco per i tanti consigli di cui ci onora, ma come ben sa le cose sono sempre più complesse di quanto appaiano”. “Ci sono accordi tra Anpi da una parte, e Brigata Ebraica e Comunità ebraica dall’altra nel ricordare sempre – insieme al Cessate il fuoco – anche gli ostaggi ancora nelle mani degli stupratori di Hamas. Accordi non rispettati dall’Anpi – ha proseguito -. Provi il sindaco a sentire pure noi, e non solo e sempre l’Anpi.

E scoprirà che nonostante tutto, stiamo lavorando a testa bassa per portare più persone possibile alla manifestazione del 25 aprile: gente di centrosinistra, di centrodestra e di centro. Associazioni combattentistiche e partigiane. Oppositori del regime iraniano e di quello russo. Oltre alla comunità ucraina che da due anni condivide il nostro spezzone di corteo, e con cui stiamo avendo i maggiori problemi “grazie” allo slogan scelto dall’ANPI che per loro significa morte, occupazione e dittatura. Ovvero, fascismo”.

“Stiamo lavorando – ha concluso Romano – per superare tutte le difficoltà, per fare sì che la nostra sia la parte di corteo dove ci saranno tutte insieme più diversità religiose, più comunità nazionali, e più pensieri diversi. E sapremo fare di tutte queste differenze – come sempre – una ricchezza grazie ai valori comuni di amore per la democrazia e la libertà, contro i regimi sanguinari di ieri e di oggi”.