L’8 settembre la Commissione affari costituzionali della Camera voterà il Germanicum come testo base di riforma della legge elettorale

La Commissione Affari costituzionali della Camera voterà il Germanicum come testo base l’8 settembre, mentre per venerdì prossimo è stato fissato il termine per gli emendamenti alla legge Fornaro di riforma costituzionale che inserisce dei correttivi nella Carta che attenuano gli effetti del taglio dei parlamentari. Lo ha stabilito l’Ufficio di presidenza della Commissione secondo quanto ha riferito il presidente Giuseppe Brescia.

“L’indicazione della data di martedì prossimo – commenta il deputato Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo e relatore sulla legge elettorale – per l’adozione del testo base di riforma della legge elettorale e del termine degli emendamenti venerdì per la Legge costituzionale Fornaro sanciscono un serio passo avanti per diversi fondamentali motivi”.

“Si conferma l’impegno preso all’atto di nascita del governo – aggiunge l’esponente dem – per accompagnare la riduzione del numero dei parlamentari, nel caso di affermazione dei Sì, con un complesso di interventi che garantiscano equilibrio istituzionale e corretta rappresentanza. Un passaggio che rappresenta, inoltre, la volontà della maggioranza di proseguire in un cammino di riforme condiviso in un confronto sempre aperto con le opposizioni”.

L’adozione del testo base, slittata diverse volte a luglio, sarà possibile grazie al via libera del capogruppo di Italia Viva, Marco Di Maio, che a luglio aveva fatto mancare il proprio sostegno, decisione che aveva provocato tensioni con il Pd. Proprio Di Maio ha proposto la data di martedì per l’adozione del testo base, dopo che all’inizio della riunione il presidente Brescia aveva ipotizzato la data di venerdì prossimo. La proposta di Di Maio è stata accolta dagli altri capigruppo di maggioranza, in attesa della Conferenza dei capigruppo convocata domani. Anche la legge Fornaro fa parte del pacchetto di riforme concordato dalla maggioranza ad ottobre al momento della votazione definitiva del taglio del numero di senatori e deputati.