Dal Governo 20 milioni per progettare città green. Il compito affidato a una Fondazione con finalità specifiche e complementari rispetto a quelle dell’Ispra

Ch e sia un tema caro alla maggioranza di governo è fatto noto. Il rischio, però, è che al di là delle parole poco si faccia per tradurre l’impegno in fatti. Un colpo importante in questo senso arriva dall’idea, caldeggiata dal sottosegretario Riccardo Fraccaro, di creare la Fondazione per il futuro della città. “La transizione verde delle città – spiegano fonti della maggioranza – rappresenta un obiettivo prioritario al quale la Fondazione potrà positivamente contribuire”.

A livello europeo i centri urbani ospitano circa l’80% della popolazione umana, producono il 75% della CO2, l’80% dei rifiuti globali e consumano l’80% delle risorse planetarie. È evidente che ogni serio tentativo di contenere l’aggressione all’ambiente non può che partire da un cambiamento radicale della stessa idea di città. La Fondazione, dunque, almeno nell’idea di partenza, cercherà di favorire questa specifica transizione urbana e si impegnerà a formare una nuova generazione di scienziati specializzati su questi temi di ricerca.

Si tratta di una iniziativa condivisa con il Comune e l’università di Firenze, che gode anche del sostegno di molti parlamentari. Enti con finalità di ricerca relative alla transizione ecologica si stanno d’altronde moltiplicando dappertutto in Europa. E anche in Italia l’obiettivo è quello di potenziare gli investimenti nel campo della ricerca su tematiche ambientali, un ambito su cui costruire il futuro del Paese, è l’idea ispiratrice dell’iniziativa. Nessun doppione dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, rispetto alla quale la Fondazione avrebbe finalità complementari con un complessivo arricchimento degli studi per la sostenibilità degli ambienti urbani.

Per realizzare tutto questo la Fondazione godrà di un finanziamento di 8 milioni per il 2021 e poi 3 milioni all’anno dal 2022 al 2025. Totale: 20 milioni. Resta da capire chi sarà chiamato a comporre il direttivo. Per ora quello che sappiamo è che lo statuto della fondazione, concernente anche l’individuazione degli organi di vertice dell’ente, della composizione e dei compiti, è approvato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti i ministri dell’università e della ricerca, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell’economia e delle finanze. Dunque, sotto l’egida del Governo.