Campi Flegrei, torna la paura. Forte scossa di magnitudo 4.4, con epicentro a Pozzuoli. Caso (M5S): “Il governo sottostima il pericolo del bradisismo”

Torna la paura ai Campi flegrei: gente in strada, scuole chiuse e treni bloccati dopo la forte scossa che ha colpito Pompei

Campi Flegrei, torna la paura. Forte scossa di magnitudo 4.4, con epicentro a Pozzuoli. Caso (M5S): “Il governo sottostima il pericolo del bradisismo”

Prima un boato, subito dopo la scossa violentissima. Tornano a tremare i Campi Flegrei, dove alle 12.07 di ieri si è registrato un terremoto di magnitudo 4.4, uno dei più forti registrati durante la fase bradisismica in corso, proseguito con almeno 35 scosse, anche di magnitudo 3.5, 3.3 e 2.7.

La scossa principale, con epicentro nel porto di Pozzuoli, è stata avvertita anche a Napoli città. Nessun danno rilevante, stando a quanto emerso dalle prime verifiche effettuate dai Vigili del fuoco, ma tanta paura, soprattutto nelle scuole e nelle sedi universitarie che si trovano a poca distanza dall’epicentro. Tra queste la facoltà di Ingegneria a Fuorigrotta e i plessi di Agnano e di via Claudio della Federico II, immediatamente evacuate; molte le scuole che a Napoli e nei comuni flegrei hanno deciso di sospendere le lezioni. Sospesa per ore anche la circolazione di treni A/V.

Allarme rientrato nel primo pomeriggio

L’allarme è rientrato nel tardo pomeriggio. “Le prime verifiche fatte sia da parte dei Vigili del fuoco, sia dalla città metropolitana su scuole e strutture, stanno dando esito abbastanza rassicurante”, ha detto ieri il prefetto di Napoli, Michele di Bari, “Non abbiamo avuto molti danni, c’è un costone e probabilmente un rudere che si è autodistrutto. Ma il resto mi pare di capire tanta paura ma al momento non ci sono evenienza particolari”.

“In alcune scuole gli studenti sono già rientrati, quindi oggi registriamo una grande organizzazione, io non posso che ringraziare i sindaci di Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, perché hanno nell’immediatezza attivato le aree di attesa e di accoglienza, come anche lo ha fatto la Regione Campania con la protezione civile regionale, è stata aperta la ex base della Nato come centro di accoglienza”. I controlli sulle strutture sono continuati fino a sera.

Impossibile prevedere quanto durerà il bradisismo

“Al momento stiamo osservando una intensificazione del fenomeno bradisismico”, ha spiegato Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Ingv, “Quanto durerà? Non abbiamo alcun elemento per poter dare una risposta, sarebbe come chiederci di prevedere i terremoti. Per ora queste variazioni, che potrebbero farci dire che ci stiamo avvicinando a una eruzione, non ci sono e ci auguriamo di non vederle mai”.

Le polemiche

E, naturalmente, sono ripartite le polemiche politiche sui piani di intervento straordinari e sul caos innescato dalle scosse. A denunciare le lentezze delle misure previste dal governo e la mancanza di risorse a disposizione per l’emergenza, il deputato M5s, Antonio Caso, ironia della sorte, proprio ieri impegnato in un’audizione del ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci sui Campi Flegrei.

L’M5s Caso: “Il governo sottovaluta l’emergenza”

“Da due anni a questa parte il Ministro continua a sottovalutare l’emergenza, facendo promesse al territorio che poi scompaiono nei decreti”, attacca Caso. Che a La Notizia ricorda come a un anno dal decreto sul bradisismo “non sia ancora terminata la verifica degli edifici danneggiati nella scossa di maggio 2024”. Il deputato ricorda inoltre che a oggi il governo a stanziato 100 milioni (50 per le scosse del 2024 più altri 50 per quelle del 2025) per le ristrutturazioni, ma che quei soldi non sono ancora stati distribuiti “perché siamo ancora nella fase di richiesta degli aiuti. Inoltre”, aggiunge, “per gli sfollati dei Campi Flegrei, il governo non ha autorizzato il Supersisma Bonus, che invece aveva concesso per i terremotati del centro Italia”.

“Serve velocizzare tutto, dalle verifiche di vulnerabilità agli interventi per ripristinare le case inagibili. Non bastano più le dichiarazioni: serve agire, subito. Il Governo non può più permettersi di aspettare l’ennesima scossa per muoversi” conclude Caso. Dal canto suo, il ieri il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha presieduto a Roma un vertice con i capi dipartimento di Protezione civile e Casa Italia, al termine del quale ha dichiarato che intende “procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale nell’area dei Campi Flegrei”.

“Il provvedimento”, ha precisato il ministro, “risponderebbe essenzialmente all’esigenza di assicurare, in regime straordinario, la velocizzazione delle procedure già in atto, definite dalle varie norme varate dal governo Meloni nell’ultimo anno e mezzo in relazione al rischio sismico in atto nei Campi Flegrei, connesso al bradisismo. Chiederò quindi al presidente della Regione Campania la necessaria intesa, prima di portare la proposta di delibera all’esame del Consiglio dei ministri”. 

“Niente tende sotto casa, ma un piano organizzato”

“Il fenomeno del bradisismo non andrà mai via e dobbiamo lavorare per conviverci”, ha commentato invece il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, “C’é stato caos perché c’è poca consapevolezza ma non mi sento di condannare o giudicare l’ansia di un genitore che ti porta a fare delle azioni che proprio non sono in linea con i piani di emergenza”.

Ma, ha continuato, “se la gente si aspetta delle tende come negli anni ’80, non le daremo mai, perché per la prima volta abbiamo un piano discendente del bradisismo. Stare sotto casa, non entrare in casa ma avere tende e dormire sotto casa non rientra nei piani: i piani esistono perché devono funzionare e la gente deve adattarsi a questi”.

“La gente”, ha concluso Manzoni, “deve cominciare a capire che cos’è il bradisismo, come si convive e come si va avanti. Si va avanti con delle procedure, con dei piani mai fatti da 40 anni a questa parte. Si deve avere la consapevolezza di cosa si sta mettendo in campo”.