Il bilancio Ue spacca la Commissione: maggioranza von der Leyen a pezzi

La Commissione si spacca ma presenta la proposta di bilancio Ue, quintuplicando i fondi alla difesa. La maggioranza al Pe contesta il piano.

Il bilancio Ue spacca la Commissione: maggioranza von der Leyen a pezzi

La Commissione Ue esce a pezzi dall’approvazione della proposta di Quadro finanziario pluriennale 2028-2034. Il bilancio europeo spacca il collegio dei commissari guidato da Ursula von der Leyen e apre una profonda frattura anche con la maggioranza che lo sostiene all’Europarlamento.

Popolari e Socialisti hanno già aspramente criticato un testo che prevede un importante rafforzamento delle spese per la difesa (quintiplicate) e l’accorpamento dei fondi per la coesione e quelli per le politiche agricole. Per avere un’idea delle difficoltà affrontate dalla Commissione, basti pensare che la presentazione del bilancio è stata rinviata più e più volte durante la giornata. Così dalla mattina si è arrivati a metà pomeriggio, dopo gli scontri sul fondo unico di coesione, interni alla maggioranza e anche alla stessa Commissione.

Cosa prevede la proposta di bilancio Ue della Commissione

Il quadro finanziario prevede stanziamenti per 2.000 miliardi di euro, in netto aumento rispetto ai sette anni precedenti (ammontava a 1.200 miliardi, anche se è stato integrato da un piano di ripresa durante la crisi pandemica da 800 miliardi). Il bilancio è stato presentato dalla stessa von der Leyen che ha sottolineato come vengano previsti 131 miliardi per la difesa e lo spazio nel fondo per la competitività (da 451 miliardi). Una cifra che è “cinque volte quello che abbiamo oggi”, rivendica la presidente.

Giusto per chiarire qual è la direzione che l’Ue sta prendendo. Non a caso, von der Leyen sottolinea che c’è poi anche il meccanismo “per collegare l’Europa per i trasporti”, moltiplicando “per 10 la mobilità militare”, permettendo alle “forze armate di muoversi più velocemente, meglio e insieme”. Non manca uno stanziamento da 100 miliardi per l’Ucraina, che servono per incentivare “la ripresa e la ricostruzione” del Paese, come ha spiegato il commissario al Bilancio, Piotr Serafin.

Il bilancio Ue prevede anche di triplicare gli investimenti nella gestione delle migrazioni e delle frontiere, oltre che la possibilità per gli Stati membri di usufruire di prestiti fino a 150 miliardi, garantiti dall’Unione. Strumento pensato, come ammette von der Leyen, soprattutto per alcuni settori come quello della difesa. Un’altra novità è il meccanismo di crisi che avrà “una potenza di fuoco fino a quasi 400 miliardi”, ritenendo che le crisi non siano “più l’eccezione, sono la norma: abbiamo imparato la lezione”. La proposta prevede anche di reperire risorse attraverso un contributo forfettario annuo da parte delle grandi imprese che hanno un fatturato netto annuo superiore ai 100 milioni di euro e un aumento delle tasse sul tabacco per 15 miliardi.

La maggioranza Ursula si spacca: tutte le divisioni e lo scontro con l’Europarlamento

Tra i punti più divisivi c’è sicuramente l’idea del fondo unico che tiene insieme la coesione sociale e le politiche agricole. Su cui anche Serafin ha dubbi, pur sostenendo in commissione Bilancio che vengono messi a disposizione degli agricoltori 300 miliardi. Eppure questo nuovo modello non piace al Paese da cui viene, la Polonia, così come al Parlamento europeo, alle Regioni europee e agli agricoltori che parlano di netti tagli. Proprio gli agricoltori sono scesi in piazza ieri a Bruxelles contro i tagli alla Pac previsti dal quadro pluriennale: con loro si schiera anche il Movimento 5 Stelle.

L’eurodeputato Gaetano Pedullà parla di “gioco al massacro” di von der Leyen, “spalleggiata dalla sua alleata di fiducia Giorgia Meloni”, nel suo intento di “tagliare risorse ai settori produttivi e ai cittadini europei per trasferirli verso il riarmo”. Ma i dubbi sono anche quelli della maggioranza che sostiene la Commissione: i relatori del bilancio all’Eurocamera, Siegfried Muresan (Ppe) e Carla Tavares (S&D) ritengono la proposta “semplicemente insufficiente”. Accusano la Commissione di aver previsto un bilancio “pari solo all’1,26% del Reddito nazionale lordo” e che lascerà l’Ue “al palo”.

Per gli eurodeputati non ci sono fondi sufficienti per tutte le priorità, dalla competitività all’agricoltura, passando anche per la transizione verde e la difesa. L’Eurocamera promette battaglia, ma non sarà la sola. Anche il ministro olandese delle Finanze, Eelco Heinen, critica il bilancio, ritenendolo invece “troppo elevato” e poco moderno. La partita è appena iniziata e von der Leyen già trema.