Schlein vede De Luca per le Regionali, verso l’intesa per Fico in Campania

I leader del centrodestra si rivedranno lunedì. La casella su cui è difficile trovare la quadra è il Veneto

Schlein vede De Luca per le Regionali, verso l’intesa per Fico in Campania

La lettura emersa dall’incontro tra la leader del Pd Elly Schlein e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è univoca. Il faccia a faccia ha sbloccato l’accordo per le elezioni. E cioè l’intesa del centrosinistra, a partire dall’alleanza tra Pd e Cinque Stelle, con l’appoggio del presidente uscente De Luca, che non è più ricandidabile dopo il no al terzo mandato. Un’intesa che spiana la strada al candidato pentastellato Roberto Fico.

De Luca fa cadere i veti su Fico

Sono cadute, a quanto pare, le preclusioni nette sulla sua candidatura. E’ quanto lasciano trapelare fonti dem vicine al dossier, dopo l’incontro tra Schlein e De Luca. Secondo le stesse fonti, infatti, De Luca non avrebbe chiuso la porta al Pd e al M5S rispetto all’ipotesi di candidare insieme Fico come presidente della Campania.

Durante il colloquio, De Luca avrebbe anche confermato che non si candiderà al consiglio regionale della Campania, ma ha chiesto che venga svolto il congresso regionale del Pd prima delle elezioni, per eleggere finalmente un segretario dem in Campania, commissariata da Antonio Misiani dall’aprile 2023.

Tra i temi affrontati con fermezza da De Luca ci sarebbe stato quello della continuità del suo programma nella prossima legislatura, in particolare riguardo ai progetti della sanità con i nuovi ospedali in costruzione, e anche il tema dei rifiuti, proseguendo l’opera di smaltimento delle vecchie ecoballe, già in corso da anni.

Fonti dem: il candidato sia sintesi dell’area progressista

“Nell’incontro, svolto in un clima positivo e proficuo, si è fatto il punto in vista delle prossime elezioni regionali”, hanno subito reso noto fonti del Nazareno.

“Si è condivisa l’opportunità – è stato spiegato – che proprio partendo dalla convergenza sul programma, in sintonia con i territori, si possano e si debbano creare le condizioni per la sintesi finale volta ad individuare, senza veti o posizioni pregiudiziali, il candidato presidente in grado di rappresentare e fare sintesi in tutta l’area progressista”.

“Sulla Campania si va avanti”, ha commentato il presidente del M5S, Giuseppe Conte.

Confusione a destra: la casella più difficile rimane il Veneto

Per il centrodestra in Campania al momento è considerata più concreta l’ipotesi che a correre sia Edmondo Cirielli, di FdI, ma gli alleati non sarebbero d’accordo a sdoganare il suo nome prima di un’intesa complessiva.

A cascata poi si sbloccherebbero le scelte su Toscana (l’orientamento è per il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, di FdI), Puglia (in pole l’azzurro Mauro D’Attis) e Marche, dove Francesco Acquaroli (FdI) punta alla riconferma.

La verità è che la sintesi politica ancora non c’è. Non è bastato il vertice di un’ora e mezza di mercoledì ai leader del centrodestra per sciogliere il nodo dei candidati governatori alle Regionali, un puzzle il cui pezzo cruciale resta il Veneto.

Nuovo incontro lunedì tra i leader del centrodestra

Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi si rivedranno lunedì.

Il confronto era atteso da tempo perché, anche se non ci sono le date delle elezioni in tutte le Regioni al voto (l’ipotesi di un election day a fine ottobre non è ancora scartata), si avvicina il momento delle scelte. La casella su cui è più complicato trovare la quadra rimane il Veneto, appunto.

FI ha messo sul tavolo Flavio Tosi. Ma il braccio di ferro è tra FdI (i senatori Raffaele Speranzon e Luca De Carlo le prime opzioni) e la Lega.

Alberto Stefani sarebbe la carta con cui rivendicare la continuità con Luca Zaia, che ha sottolineato il peso che può avere una lista a suo nome, “il 40-45%”. Nella maggioranza c’è chi sostiene che una chiave per risolvere lo stallo possa essere il futuro dello stesso Zaia.

Una delle ipotesi è allora che a correre in Campania potrebbe essere invece il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, e inserire il governatore del Veneto nella squadra di governo.