Meno trattori e più carri armati, Bomb der Leyen non si smentisce

Il bilancio monstre di Ursula è stato difeso da Fitto all’Eurocamera. Ma per Lollobrigida non è “all’altezza”

Meno trattori e più carri armati, Bomb der Leyen non si smentisce

Dei 410 miliardi del Fondo Ue per la competitività, contenuto nel Quadro finanziario pluriennale (Qfp) per il settennato 2028-34 presentato mercoledì dalla Commissione europea di Ursula von der Leyen, 131 miliardi saranno dedicati alla difesa e spazio, cinque volte più rispetto al bilancio attuale.

Il nuovo budget europeo per lo shopping militare avrebbe un impatto finanziario per l’Italia di 16,8 miliardi in sette anni, vale a dire 2,4 miliardi l’anno. La stima arriva dall’osservatorio Milex sulle spese militari italiane.

Un’ulteriore conferma questa del progetto di militarizzazione dell’economia europea che ha in mente questa Commissione.

Non si placano le polemiche sul bilancio di Ursula

Intanto non si placano le polemiche di Regioni, gruppi parlamentari e diverse capitali, che sono saliti immediatamente sulle barricate per il bilancio monstre da duemila miliardi. L’esecutivo Ue ha fornito rassicurazioni sulla Pac, ma a conti fatti i fondi del comparto scenderanno da 378 a 300 miliardi.

Come temevano in molti è stata confermata la nascita dei ‘Piani di partenariato nazionali e regionali’, cui andranno 865 miliardi, accorpando varie linee di bilancio oggi indipendenti: Pac, sviluppo rurale, Coesione e fondi di sviluppo regionale e, probabilmente, i rimborsi dei finanziamenti ex Next Generation.

Fitto lo difende, per Lollobrigida non è all’altezza

Ieri è toccato al vicepresidente esecutivo dell’Ue, Raffaele Fitto, in audizione nella Commissione Regi del Parlamento europeo, difendere la proposta del nuovo Quadro finanziario pluriennale.

“Questa è la proposta, il Parlamento e il Consiglio avranno tutte le condizioni per poterla migliorare. Capisco le prime reazioni ma è importante che ci possa essere un dibattito dopo la lettura del testo legislativo. Nel testo molte delle questioni sollevate trovano una risposta puntuale”, ha detto Fitto.

“Il ruolo delle regioni e delle autorità locali è assolutamente confermato. Il tema è che si compie uno sforzo per due obiettivi, il primo è quello di avere maggiore semplificazione, il secondo è quello di avere maggiore flessibilità”, ha concluso.

Conte (M5S) attacca: soldi solo per il riarmo

Il M5S non ci sta. “Il governo Meloni si è distratto un attimo e ha dimenticato in Europa di difendere i nostri agricoltori. Secondo quanto denuncia Coldiretti, con la proposta di bilancio della Commissione europea – appoggiata da Meloni e di cui Fitto è vicepresidente – si rischiano tagli del 20% per le risorse all’agricoltura. I soldi ci sono solo per il riarmo”, ha dichiarato il presidente del M5S, Giuseppe Conte.

“La politica di coesione e la Pac perdono circa il 30% di finanziamenti rispetto alla precedente programmazione, si tratta della più grande riduzione di fondi per i territori, per l’agricoltura e la pesca, i cui principali beneficiari sono proprio le Regioni del Mezzogiorno”, ha affermato Pasquale Tridico.

“Un taglio di cento miliardi solo all’agricoltura, e poi altre centinaia alla coesione territoriale, al sociale, alle Regioni e ai Comuni. Il nuovo bilancio europeo è un autentico massacro, soprattutto per i fondi di competenza del commissario italiano Fitto, totalmente incapace di difendere il suo portafoglio dal resto della Commissione, che invece triplica i finanziamenti all’industria bellica e alla difesa”, ha detto l’altro europarlamentare M5S, Gaetano Pedullà.

Anche le Regioni contro il bilancio monstre Ue

“La politica di coesione è uno strumento di stabilizzazione a lungo termine, deve rimanere una politica autonoma, non parte di un pacchetto che rischia di dar vita agli Hunger Games negli Stati membri”, mettendo i territori contro gli agricoltori per ottenere le risorse. E’ quanto ha puntualizzato la presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tüttő.

Mentre Fitto all’Eurocamera difendeva la proposta di bilancio di Bruxelles, da Roma Francesco Lollobrigida la smontava. “Per mesi l’Italia ha sostenuto la necessità di garantire il mondo agricolo e della pesca, settori economici, ma soprattutto pilastri dell’economia europea così come sancito dai Trattati fondativi. Purtroppo, la proposta della Commissione non è all’altezza di questi obiettivi”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura.