Roma, 17 lug. (askanews) – Parla il figlio di una vittima del raid contro la Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza City, l’unica chiesa cattolica della Striscia di Gaza diventata in questi mesi di conflitto un rifugio per sfollati sia cristiani che musulmani. “Stamattina un carro armato ci ha preso di mira e ha colpito la chiesa. Diversi civili sono rimasti uccisi e feriti, tra cui mia madre, che ha riportato un grave trauma cranico”, ha spiegato ad Afp uno sfollato, Shadi Abou Daoud, la cui madre di 70 anni è morta nell’attacco. “Questo è un atto ingiustificato da parte dell’occupazione israeliana che prende di mira civili e fedeli. Siamo circa 400 sfollati all’interno della chiesa. È un atto barbaro”, ha aggiunto mentre si trovava presso l’ospedale al-Ahli. “Per la terza volta consecutiva, l’occupazione ha preso di mira direttamente la chiesa del Monastero Latino. La prima volta, due persone sono state uccise, la seconda, diverse altre sono rimaste ferite e questa terza volta, sette cristiani sono rimasti feriti, tre dei quali in condizioni critiche”, ha aggiunto Mahmoud Basal, portavoce della Protezione Civile, mentre il numero dei morti è salito a 3.
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