L'Editoriale

La risposta dell’Ue a Mattarella

La risposta dell’Ue a Mattarella

La Commissione Ue non perde occasione di dimostrarsi sempre più lontana dal comune sentire delle opinioni pubbliche europee. Che d’altra parte non l’hanno votata ma solamente subita. Da un lato l’esecutivo di Bruxelles continua a lavorare incessantemente al prolungamento del conflitto in Ucraina. Rilanciando e promuovendo iniziative strampalate, tipo quella dei volenterosi, che prevede l’invio di truppe Nato-Ue sul campo ma già bollate come inaccettabili dalla Russia, che, per inciso sta vincendo la guerra.

Per non parlare dell’imponente piano di riarmo da 800 miliardi – a spese del welfare – senza passare neppure per il voto del Parlamento europeo, unica istituzione eletta dai cittadini Ue. Il non detto, sebbene evidente, è chiaro: se scoppiasse la pace in Ucraina da chi dovremmo difenderci? Ma non è tutto. Dall’altro lato, Bruxelles continua invece a tentennare, per non dire a calarsi le brache, dinanzi ai crimini del governo israeliano guidato dal ricercato internazionale Netanyahu, sempre graziato dalla stessa Ue che ha varato 18 pacchetti di sanzioni contro la Russia.

L’ultima perla di Bruxelles è arrivata ieri per bocca di uno dei tanti portavoce della Commissione presieduta da Ursula bomb der Leyen. “Non incoraggiamo flottiglie come questa, perché fondamentalmente possono aggravare la situazione e mettere a rischio i loro partecipanti. Ma d’altra parte, questo non significa che siano giustificabili gli attacchi contro queste flottiglie come gli attacchi con i droni, ecc. – ha detto tal Eva Hrncirova, seguendo il solito copione a base di equilibrismo -. Quindi pensiamo che il modo migliore per fornire aiuti umanitari sia attraverso i nostri partner. Questo è ciò che cerchiamo di ottenere, fornire aiuti umanitari su larga scala e manteniamo aperti i canali con Israele, e parliamo con le autorità israeliane”.

Ogni altro commento è superfluo. E Mattarella, che qualche giorno fa, si interrogava sul perché l’Europa è considerata da alcuni un avversario, se non un nemico, ha avuto la sua risposta.