Svolta storica in Mediobanca, con l’offerta di Mps si chiude l’era Nagel

Con la riuscita dell'offerta di Mps, in Mediobanca si chiude un'era: dopo quasi 20 anni alla guida della banca, si dimette Alberto Nagel.

Svolta storica in Mediobanca, con l’offerta di Mps si chiude l’era Nagel

Un passaggio annunciato e atteso, ma comunque storico. l consiglio d’amministrazione di Mediobanca si è dimesso in blocco, con l’unica eccezione di Sandro Panizza, in quota Delfin. E il passo indietro arriva, dopo oltre 20 anni da top manager, anche per Alberto Nagel, ormai ex amministratore delegato di Piazzetta Cuccia. La decisione, comunicata dopo oltre quattro ore di cda, arriva in seguito alla riuscita dell’offerta pubblica di acquisto e scambio di Mps e le dimissioni saranno effettive dall’assemblea ordinaria degli azionisti convocata per il 28 ottobre.

Svolta storica in Mediobanca: si chiude l’era Nagel

Nagel ha annunciato le sue dimissioni in una lettera ai dipendenti, citando Orazio: “La Grecia, conquistata” dai romani, “conquistò il selvaggio vincitore”, afferma Nagel ringraziando i dipendenti. I top manager intanto continuano a vendere le loro azioni, come ha fatto lo stesso Nagel che ha ceduto un altro pacchetto di titoli incassando 21 milioni (per un totale di 44 milioni), così come il dg Francesco Saverio Vinci (che ha ceduto azioni per 8,5 milioni) e il presidente Renato Pagliaro (per 2,1 milioni).

Il cda ha anche approvato il bilancio al 30 luglio, con un utile confermato a 1,3 miliardi (in crescita del 4,5%) e un dividendo pari a 1,15 euro per azione da proporre all’assemblea. Il consiglio di amministrazione, infine, considerando il nuovo assetto azionario ha stabilito di non procedere con l’ultima tranche del programma di buyback che era inclusa nel piano strategico ed era stata annunciata a luglio. Per Mediobanca, ora, si apre una nuova era.